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Siracusa, Ancora puzza nell’aria: il Comune avvia un monitoraggio h24

Valori “anomali” hanno causato la puzza che in tanti hanno avvertito all’alba di stamattina nella parte alta della città. E così la zona industriale è stata messa al setaccio dall’Arpa e dal consulente del Comune sulle tematiche ambientali, Giuseppe Raimondo. L’operazione congiunta è nata a seguito delle molteplici segnalazioni arrivate fin dalle prime ore della mattinata odierna alle forze dell’ordine.

Oggetto di verifica sono stati gli impianti limitrofi al centro abitato di Siracusa, con particolare attenzione sul pontile di Santa Panagia, dove i tecnici hanno chiesto e ottenuto tutti i dati relativi alle attività di carico e scarico delle navi nelle ultime 24 ore.


L’attività ispettiva è partita da una concentrazione significativa di idrocarburi non metanici rilevata dalle nuove centraline della Provincia, installate nella zona nord della città. Alcune di queste hanno monitorato valori di oltre 500 microgrammi/metro cubo di NMHC (idrocarburi non metanici), un valore anomalo probabilmente causato da un fenomeno di inversione termica.

In pratica si verifica un aumento della temperatura atmosferica con l’innalzamento della quota; questo potrebbe aver prodotto una sedimentazione di immissioni industriali che hanno creato fenomeni di cattiva qualità dell’aria. Da qui la decisione da parte del comune di Siracusa di approfondire l’attività di monitoraggio, rendendola attiva 24 ore su 24 in prossimità delle fonti di immissione, con l’utilizzo dell’Airsense, strumento in dotazione alla Provincia.  Dunque il Comune si appresta a una verifica costante della qualità dell’aria con la comunicazione dei dati quasi in tempo reale.


Giulio Perotti


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