Arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per i due giovani siracusani accusati di violenza sessuale ai danni di due studentesse americane. Questo l’esito del Riesame avvenuto nella mattinata di ieri al Tribunale di Catania. Una decisione, quella dei domiciliari, scaturita anche a seguito dell’incidente probatorio svolto nei giorni scorsi a Siracusa davanti al Gip Francesco Alligo. In quella occasione i difensori dei due imputati, gli avvocati Antonella Giuffrida, Antonio lo Iacono e Fabrizio Iaia, hanno prodotto un certificato medico dal quale non sarebbero emerse lesioni compatibili con la violenza.
Com’è noto i fatti risalgono a due settimane fa quando a seguito degli elementi di accusa raccolti dal Procuratore capo, Sabrina Gambino e al pubblico ministero Stefano Priolo era stato disposto l’arresto in carcere ai danni di un 18enne e di un 19enne di Siracusa.
Secondo gli elementi dell’accusa la notte del 3 luglio scorso i due giovani dopo una serata passata nel centro storico di Ortigia avrebbero avvicinato con una scusa le studentesse americane, per poi appartarsi e consumare la presunta violenza. Una sarebbe stata consumata in un belvedere del centro storico, mentre l’altra in un appartamento vicino. Fatti che le due giovani straniere hanno denunciato la mattina successiva agli inquirenti che, grazie a una descrizione dettagliata dei presunti violentatori, sono riusciti a mettersi sulle loro tracce, ponendoli in stato di fermo in meno di 48 ore.
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