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Siracusa, arriva la piena agibilità per il Teatro comunale

A dare il disco verde è stata la commissione vigilanza sul pubblico spettacolo

Il teatro comunale di Siracusa diventa pienamente agibile dopo oltre 60 anni di chiusura. Anni di silenzio per gli spettacoli, per la cultura, per la musica. Solo di recente si era visto un piccolo spiraglio di luce: la riapertura della struttura e la redazione di un cartellone di eventi, qualche anno fa.

Un miraggio durato giusto pochi mesi. Una boccata di ossigeno per la città di arte e cultura, vecchia culla della Magna Grecia, che oggi ha come vero e grande appuntamento teatrale solo quello del Festival classico al Teatro Greco (e qualche altro evento di dimensione minore che certamente nessuno vuole sottovalutare).

Quella di oggi è certamente una buona notizia per il mondo della cultura. A dare il disco verde è stata la commissione vigilanza sul pubblico spettacolo, a seguito di alcuni interventi portati avanti in collaborazione tra l’Amministrazione di Siracusa e il nuovo gestore “Teatro della Città” di Orazio e Giorgia Maria Torrisi. L’agibilità è stata concessa per i 404 posti contenuti nella platea e nei palchetti.

“Esprimo grande soddisfazione insieme con il sindaco Francesco Italia che, nel corso degli anni e in diversi ruoli istituzionali, e’stato con me tra i principali protagonisti prima della ricostruzione e ristrutturazione e dopo della riapertura e delle prime attività dello storico Teatro. – ha commentato sui social Fabio Granata, assessore alla Cultura di Siracusa – Portiamo a compimento un altro tassello della nostra azione di rigenerazione materiale e immateriale della città di Siracusa. Era per noi fondamentale consegnare alla città un Teatro perfettamente e definitivamente agibile, dopo le battaglie e gli sforzi di questi anni. Grazie alla piena e trasparente collaborazione tra il Comune e i nuovi Gestori raggiungiamo un risultato storico che apre la strada a una ulteriore e grande offerta culturale per la nostra città. Adesso invitiamo tutti i cittadini a venire al teatro e a partecipare alla sua attività che siamo certi sarà all’altezza della tradizione culturale della nostra città. Speriamo che anche coloro che si sono distinti nel sottolineare le difficoltà nella riapertura del teatro, adesso saranno i primi a frequentarlo con assiduità”.

La costruzione del Teatro Comunale risale al 1872 ad opera dell’ingegnere militare Antonio Breda, al quale si sono succeduti l’ingegnere Giambattista Basile e l’architetto Giuseppe Damiani D’Almeyda, autore del Politeama di Palermo. L’edificio occupa gli spazi che furono della chiesa e del monastero dell’Annunziata e del palazzo del principe della Cattolica. I materiali utilizzati per la costruzione furono gli stessi provenienti dall’abbattimento degli edifici sacri.

I dipinti furono realizzati da Gustavo Mancinelli che è anche l’autore della volta centrale, dal titolo “Dafne in un bosco popolato di ninfe”. Le decorazioni in gesso sono opera di Rocco Enea e Giuseppe Lentini. I fregi in legno e cartapesta sono di Giuseppe Nicolini.

Il Teatro venne inaugurato nella primavera del 1897, con la rappresentazione della “Gioconda” di Ponchielli e del “Faust” di Gounod. L’attività è durata circa sessant’anni. Fu chiuso per restauri nel 1957, dopo la rappresentazione de “Il Trovatore” di Verdi, de “La Boheme di Puccini, de “La Cavalleria Rusticana di Mascagni e de “I Pagliacci” di Leoncavallo. Fu poi utilizzato fino al 1962 per spettacoli di prosa.


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