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Siracusa, aut aut dei progressisti al Pd: “non c’è più tempo. Martedì presenteremo il progetto”

Le altre forze di coalizione non hanno gradito il prendere tempo del Pd e adesso mettono i democratici a muro, chiedendo una scelta netta entro il 28 marzo

La decisione del Pd di prendere ancora tempo sulla scelta del candidato sindaco di Siracusa non è piaciuta al Movimento 5 Stelle e al resto della coalizione progressista che adesso mette alle strette i Dem. Nella serata di ieri, infatti, ci si aspettava che il Pd ratificasse la scelta del preside del Fermi, Antonio Ferrarini, come candidato sindaco della coalizione. Ma così non è stato. Il Pd con un documento votato quasi all’unanimità – con la sola astensione di Alessandro Acquaviva, che sui social non è stato per nulla tenero nei confronti della direzione cittadina di ieri – ha deciso di prendere tempo.

Una scelta che non è piaciuta alle altre forze di coalizione che con una nota condivisa incalza il Partito Democratico sul da farsi, ponendo come nuova deadline quella del 28 marzo.

La coalizione progressista e di centrosinistra, inizialmente rappresentata dal MoVimento 5 Stelle, Lealtà e Condivisione, Alleanza Verdi Sinistra, Cento Passi, ex Art1 Area Costituente Verso il Partito del Lavoro, a cui, al termine del proprio percorso congressuale, si è unito anche il Partito Democratico, ha portato avanti in questi mesi un confronto per costruire una proposta politica innovativa, convergendo su un programma con obiettivi chiari e ambiziosi, per proporre a Siracusa una valida alternativa al centrodestra, oltre a voler segnare una netta discontinuità rispetto all’attuale amministrazione.

Nell’ambito di questo confronto – scrivono le forze di coalizione in una nota congiunta -, l’intera coalizione ha costruito una rosa di nomi di alto valore, interni ed esterni ai partiti, che ha trovato una ampia convergenza su due profili di grande valore, quello di Antonio Ferrarini e quello di Renata Giunta.”

Entrambi nomi che, però, hanno portato diverse fibrillazioni all’interno del Partito Democratico. Ieri la direzione cittadina avrebbe dovuto tracciare un segno, ma così non è stato. E oggi, a due mesi dalle elezioni comunali e trenta giorni alla scadenza del termine previsto per la presentazione delle liste il tempo stringe e le altre forze di coalizione pretendono chiarezza.

Dopo aver condiviso un percorso, all’esito della direzione comunale che si è svolta ieri sera, il Partito Democratico ha affidato alla stampa una nota nella quale dichiara di non avere ancora preso una decisione sui due nomi sui quali ci aveva chiesto di fare esprimere i propri organismi – si legge ancora nella nota di MoVimento 5 Stelle, Lealtà e Condivisione, Alleanza Verdi Sinistra, Cento Passi, ex Art.1 Area Costituente Verso il Partito del Lavoro -. Non solo, al contempo ci informa di volere “allargare il consenso anche ad altre realtà civiche”, una formula interpretata nelle cronache odierne unanimemente come una chiara allusione a ricercare un accordo con Officina Civica, il progetto di Giancarlo Garozzo in cui convergono disinvoltamente esponenti della vecchia politica del centrodestra e del centrosinistra.”

E proprio questa volontà da parte dei Dem di voler allargare non è andata già al resto della coalizione. “Come partiti e movimenti che convintamente credono nella coalizione progressista e di centrosinistra – dicono -, sentiamo forte la responsabilità verso la città di parlare un linguaggio di verità e di offrirle un progetto politico chiaro, limpido, riconoscibile e aperto alle migliori energie della società. Allo stesso tempo, crediamo che il popolo di centrosinistra e democratico, che neanche un mese fa con l’elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd ha lanciato un segnale forte di rinnovamento, meriti una candidatura all’altezza delle proprie aspettative. Ogni giorno perso a rimandare una decisione sulla candidatura è un giorno di vantaggio concesso alla propaganda dell’amministrazione in carica e alla riorganizzazione della destra, attorno a interessi che nulla hanno a che fare con il bene della nostra comunità.”

Infine l’aut aut al Partito Democratico. “Lealmente abbiamo riconosciuto al Pd tutto il tempo necessario per discutere e confrontarsi. Ma si era convenuto di non andare oltre la loro direzione provinciale del 24 marzo. Adesso non possiamo più perdere tempo: dobbiamo assumere una decisione. I dirigenti del Partito Democratico dicano – a noi, al popolo del centrosinistra e alla città – cosa intendono fare: se credono ancora nella bontà del progetto costruito in questi mesi di una coalizione democratica e progressista; se ritengono la presenza del M5S e delle altre forze progressiste in coalizione un elemento fondamentale o semplicemente sostituibile con altre liste; quali sono gli elementi oggettivi che eventualmente ostano alla scelta tra i due candidati in lizza.”

In attesa di una risposta definitiva del Pd, la coalizione che fin dall’inizio ha avviato il percorso unitario (MoVimento 5 Stelle, Lealtà e Condivisione, Alleanza Verdi Sinistra, Cento Passi, ex Art.1 Area Costituente Verso il Partito del Lavoro) ritenendo che non ci sia più tempo di tergiversare e rimandare la scelta della candidatura a sindaco, nel rispetto del percorso unitario avviato fissa una nuova data: quella di martedì 28 marzo. In quella data si presenterà il progetto condiviso cui si è lavorato fino a oggi. Con o senza il Pd


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