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Siracusa, Auteri (FdI) sul parco archeologico: “non è solo l’area della Neapolis a essere trascurata”

Il parlamentare regionale contesta la carente pulizia della Villa del Telaro, di Eloro, la gestione del castello Eurialo, tempio di Zeus e Ginnasio Romano così come il silenzio sull’area archeologica di Akra, chiusa

“Leggo con meraviglia la doverosa replica del direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Antonello Mamo (cui va in ogni caso la mia vicinanza per l’atto vandalico subito sulla propria auto), alla mia denuncia sulla cattiva e mancata manutenzione del parco della Neapolis, che a poche settimane dalla Santa Pasqua continua a essere impresentabile. Mamo giustifica tale vergogna con la mancata approvazione del bilancio del Parco, anzi di molti Parchi archeologici della Regione Siciliana. Se tale circostanza è veritiera mi corre ricordare al dottore Mamo e alla collettività intera che non è solo l’area della Neapolis vergognosamente trascurata, ma tutte le zone archeologiche e i musei che fanno parte del Parco diretto da Mamo”. A parlare è il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, che torna a parlare di Parco archeologico dopo essere intervenuto su due siti (la grotta dei Cordari e la tomba di Archimede) chiusi alle visite e sulle condizioni della Neapolis con il passaggio dei turisti ostruito da erbacce, pochi custodi, cestini dell’immondizia pieni o rotti.

Il direttore Mamo ha ammesso di avere un problema legato a problemi tecnici per l’approvazione del bilancio. “Il parco di Siracusa è stato tra i primi a presentare il bilancio di previsione 2023 ma senza l’approvazione, non possiamo spendere somme. Ho tanti fondi in cassa, ma non ho l’autorizzazione a utilizzarli” aveva riferito alla stampa locale.

“Ma sul bilancio presentato – spiega Auteri – ci sono alcune criticità segnalate da Palermo”. Poi il deputato FdI riparte con la disamina delle condizioni in cui si trova il museo “Paolo Orsi”, uno tra i musei più importanti in Europa: “come giustifica Mamo la chiusura per un guasto all’impianto elettrico del settore D che impedisce dai primi giorni del mese di novembre la visione di uno dei simboli di Siracusa, la Venere Landolina, ai turisti? A novembre il bilancio non era bloccato. Passiamo alle condizioni vergognose delle vetrine: certamente Mamo dirà che le bacinelle fanno parte da anni dell’arredo del Paolo Orsi e che la riparazione dei tetti è cosa complessa, e il bilancio non è ancora approvato. Ma l’interno? Il dottore Mamo si è insediato (forse lo ha dimenticato) nel giugno 2022. Non mi risulta che si sia premurato per le manutenzioni ordinarie e non straordinarie dell’edificio. So bene che molti progetti interesseranno il museo ed altre aree archeologiche del Parco, ma so anche bene che tutti i progetti sono stati ereditati da Mamo da precedenti direttori”.

E ancora, il parlamentare regionale contesta la carente pulizia della Villa del Telaro, di Eloro, la gestione del castello Eurialo, tempio di Zeus e Ginnasio Romano così come il silenzio sull’area archeologica di Akra, chiusa. Lavori di miglioramenti dei percorsi… “Ma era davvero necessario chiudere per mesi – aggiunge Auteri – un’intera area archeologica, in cui si paga un biglietto di ingresso e quindi con un mancato introito per lo stesso Parco? Non era davvero possibile lasciare fruibile una parte dei percorsi? Ma si sa la linea del “chiuso per lavori” è la più facile da percorrere…”. Chiuso, la domenica, anche il museo di Palazzo Cappellani.

“I compiti di un Direttore di un Parco e del suo staff dirigenziale non sono solo la pulizia e la manutenzione dei siti ma anche le attività di valorizzazione degli stessi, così come imposto dalla Legge 20/2000 – stigmatizza il deputato FdI Auteri – Qual è e quale è stata la programmazione del direttore Mamo? Prevede nuove aperture? Prevede nuove mostre? Prevede incontri con i visitatori? Cosa c’è di nuovo, di suo, nella passata e futura gestione di questo Parco?”.

Discorso a parte merita il “caso” Teatro Greco di Siracusa, su cui il Soprintendente dei Beni culturali, Savi Martinez, titolare della tutela del bene, ha chiarito nei giorni scorsi ogni dubbio sull’utilizzo del bene sia per le rappresentazioni classiche sia per la realizzazione dei concerti. “Suggerisco al Soprintendente – conclude Auteri – di attivarsi in sinergia con il Parco affinché possano intraprendere un percorso virtuoso per la conservazione dello stesso e coinvolgere i centro regionale per la progettazione e restauro, che ha competenza sull’intero territorio isolano, per svolgere le pertinenti attività di studio, di ricerca scientifica e tecnologica attraverso il laboratorio di restauro altamente specializzato e attrezzato anziché chiamare i “professoroni” e valutare nel contempo la possibilità di individuare altre location all’interno del Parco per ospitare eventi di alto richiamo. Dal prossimo anno. Voglio terminare con un appunto breve sempre sulla questione teatro: le concessioni, gli atti autorizzativi degli spettacoli 2022, i concerti di Baglioni, Elisa e altri portano la firma di Antonello Mamo, il quale ha avuto sei mesi di tempo per avviare le indagini propedeutiche al restauro del teatro greco, cosa che non ha fattom se non svegliarsi in corso d’opera e cioè dopo che la programmazione in calendario era stata già avviata. Ad Antonello Mamo e al suo staff dirigenziale presente in missione a Firenze per Tourisma 2023 consiglio di intitolare il loro intervento: “Una nuova forma di valorizzazione: chiudo tutto e la colpa è del bilancio non approvato”.


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