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Siracusa, Baio (Pd) sugli incarichi dirigenziali all’Asp: “giusta la sospensione, si riprendano le procedure dopo il voto”

Per Baio le carenze in organico avrebbero creato non poche difficoltà al normale funzionamento dei servizi assistenziali, in particolare negli ospedali dove la riorganizzazione imposta dal Covid ha sottratto posti letto e medici ai vari reparti, ripercuotendosi sui turni di lavoro del personale sanitario

In vista del doppio appuntamento elettorale del 25 settembre, era doveroso da parte dell’Azienda sanitaria sospendere le procedure di conferimento di circa cinquanta incarichi dirigenziali e di un certo numero di posizioni organizzative. Ma l’urgenza di intervenire per eliminare o comunque ridurre le carenze di personale sia negli ospedali che nelle strutture territoriali non è certo venuta meno“. A dirlo è Salvo Baio, componente del Partito Democratico di Siracusa che analizza la situazione della sanità in provincia.

Per Baio le carenze in organico avrebbero creato non poche difficoltà al normale funzionamento dei servizi assistenziali, in particolare negli ospedali dove la riorganizzazione imposta dal Covid ha sottratto posti letto e medici ai vari reparti, ripercuotendosi sui turni di lavoro del personale sanitario.

Senza nulla togliere alla bravura e allo spirito di abnegazione dei medici che hanno sostituito i primari andati in pensione – prosegue -, un alto numero di reparti con al vertice responsabili provvisori, impatta inevitabilmente sui livelli assistenziali e finisce per incrementare la mobilità passiva, cioè il numero di persone che si recano fuori provincia per farsi curare. Molta delicata è la situazione al Pronto soccorso dell’Umberto Primo, dove, stando alle cronache, le persone restano in attesa anche giorni prima che si liberi un posto nei reparti di destinazione, mentre i medici e gli infermieri, in un clima di tensione costante, si fanno in quattro per gestire le urgenze e tentare di placare le proteste dei pazienti.”

Per l’esponente del Partito Democratico i presìdi ospedalieri non potranno reggere a lungo nelle attuali condizioni e sarebbe sbagliato aggrapparsi all’attesa salvifica del nuovo ospedale, i cui tempi di realizzazione non sono brevi. “Se in un ospedale si impoveriscono l’area medica, quella chirurgica e quella dei servizi, il livello delle prestazioni assistenziali si abbassa – chiosa -. Il problema, oltre che gli ospedali, riguarda la medicina territoriale, che è cruciale per portare l’assistenza nei luoghi dove le persone vivono e lavorano, filtrando i ricoveri ospedalieri non necessari. In questo quadro – conclude Baio -, è un fatto positivo che l’Asp abbia predisposto le procedure di conferimento degli incarichi dirigenziali e dei direttori di struttura, nonchè l’attribuzione delle posizioni organizzative, procedure che vanno riattivate subito dopo le elezioni.”


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