Non è un colpo di scena, soprattutto dopo le parole dell'assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa, ma è un dato importante anche per la velocità con cui arriva e la fermezza: la Soprintendenza ha ordinato alla società che gestisce l'ex piazza d'Armi del castello Maniace "la reintegrazione delle opere abusivamente eseguite" con la presentazione di un progetto da sottoporre all'ente
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