Aveva chiesto un mese di tempo per prepararsi a gestire l’acqua, il sindaco Giancarlo Garozzo, ma la proposta è stata rifiutata e adesso che Aqualia si è ritirata reitera la sua idea alla curatela fallimentare di Sai8.
Ma Garozzo contesta anche tempi, modi e contenuti della legge Vinciullo-Di Marco sottolineando l’assenza della Regione Sicilia in questi mesi.
Mentre il consigliere Alessandro Acquaviva da un lato gioisce per il futuro – ormai certamente pubblico – dell’acqua, ma dall’altro ritiene dannoso continuare a tenere in vita carrozzoni politici
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