Siracusa: Carmina Burana, Corpi Senza Peso In Una Kermesse Di Qualità

Concluso ieri sera il 19° festival internazionale del balletto al Castello Maniace.
Sulla piazza d’Armi antistante il Castello, la Compagnia Spellbound Dance ha chiuso la rassegna con “Carmina Burana”, affidando la regia e la coreografia a Mauro Astolfi.

Sui testi poetici dei “Carmina Burana”, composti in latino nel XIII secolo, e dagli argomenti molto diversi tra loro – come gli inni bacchici, le canzoni d’amore ad alto contenuto erotico, le parodie blasfeme della liturgia, o quelli dal contenuto moralistico, come il rifiuto della ricchezza e la sferzante condanna alla curia romana (nella quale molti membri erano sempre e solo dediti alla ricerca del potere) – si intreccia una danza incalzante per i 9 ballerini della compagnia Spellbound (Alessandra Chirulli, Angelo Venneri, Maria Cossu, Gianmaria Giuliattini, Marianna Ombrosi, Silvia Rizzo, Sofia Barbiero, Francesco Gammino, Camilla Brezzi).

I danzatori di Mauro Astolfi hanno tracciato un percorso tra i sentieri dei Carmina, interpretando lo spirito inquieto dei goliardi, come fosse la loro poesia, ed hanno espresso con la loro danza la forza narrativa della musica.

Scenografia minimalista per una kermesse di alta qualità: grovigli di corpi che si intrecciano e si sciolgono, mani e piedi che si sovrappongono e si dividono con la stessa identica velocità. Corpi elastici e sinuosi con un controllo muscolare che fa somigliare i danzatori a delle marionette mosse dai fili posti ad un piano superiore.
Dirompente vitalità e ritmo, energia pura che si sprigiona nell’aria al volteggiare frenetico di quei corpi che paiono senza peso. Tutto sembra facile e scontato in un’ora di spettacolo che fa rivivere, con il linguaggio del corpo e con il supporto di antichi canti medievali, le passioni della vita.