La Procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati il parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Cannata, ex sindaco di Avola, nell’ambito di un’inchiesta che riguarda presunti contributi in contanti versati da ex consiglieri e assessori comunali durante i suoi mandati. L’accusa, a vario titolo, è di appropriazione indebita e falsità ideologica. Assieme a Cannata risultano indagate altre cinque persone. La notizia è riportata oggi dal quotidiano La Sicilia, ma dalla Procura di Siracusa “la notizia non è confermata”.
Secondo quanto emerso, alcuni esponenti della giunta e del consiglio comunale avrebbero contribuito con somme di denaro, destinate al funzionamento della segreteria politica dell’allora sindaco, comprese spese per l’affitto dei locali. Tra loro l’avvocato Fabio Iacono, ex presidente del consiglio comunale, oggi in Forza Italia, che ha dichiarato di avere versato circa 500-550 euro mensili tra il 2017 e il 2022. Anche l’attuale assessora allo Spettacolo Deborah Rossitto ha riferito di aver corrisposto circa 200 euro al mese, spiegando che si trattava di un contributo libero, utilizzato per iniziative varie, dal fondo cassa per le uscite conviviali fino all’acquisto di defibrillatori per la città.
L’inchiesta era partita a febbraio 2025, con l’apertura di un fascicolo “modello 45”, cioè senza indagati e per atti non costituenti reato, a seguito delle prime segnalazioni. All’epoca Cannata aveva replicato parlando di una normale pratica di autofinanziamento volontario, definita una “colletta” tra assessori e consiglieri, precisando che non vi era nulla di irregolare.
Ora, con il passaggio a indagine formale e l’iscrizione di Cannata e di altri cinque nomi nel registro degli indagati, la Procura ipotizza reati di appropriazione indebita e falsità ideologica. L’inchiesta dovrà chiarire la natura dei versamenti, la loro gestione e la regolarità delle procedure adottate.
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