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Siracusa, Ccr in via don Luigi Sturzo: un’assemblea pubblica per valorizzare il quartiere

La richiesta è di convocare urgentemente un’assemblea pubblica finalizzata, nello specifico, all'informazione della cittadinanza

In questi giorni si concluderà la conferenza dei Servizi propedeutica all’approvazione del progetto per la realizzazione del Ccr di via Don Luigi Sturzo. Alternativa Libera Siracusa e Partito comunista italiano chiedono al sindaco Francesco Italia, all’assessore Salvatore Cavarra e al presidente del Consiglio Alessandro Di Mauro di convocare urgentemente un’assemblea pubblica finalizzata, nello specifico, all’informazione della cittadinanza sul realizzando Ccr e, in generale, all’ascolto delle pressanti richieste per la valorizzazione e il miglioramento della vivibilità del quartiere.

A tale scopo propongono che l’assemblea pubblica si tenga alla chiesa San Corrado Confalonieri o nello spiazzo del realizzando Ccr, ribadendo che lo strumento dell’assemblea è previsto dal Patto dei quartieri. Se ciò non sarà attuato dall’amministrazione comunale, i due movimenti anticipano l’autonoma convocazione della seconda Assemblea Pubblica indetta per sabato alle 15 nell’area del Ccr alla quale, come per la precedente, sono invitati tutti i cittadini, i comitati, le associazioni, le forze politiche locali, auspicando la presenza dell’amministrazione e del Consiglio comunale.

“Ad oggi, la Cittadinanza non è stata coinvolta sulle previste realizzazioni dei tre nuovi CCR siracusani e in particolare dell’imminente costruzione di un CCR in Via Don Luigi Sturzo – si legge in una nota – in un’area pericolosamente caratterizzata da una scarpata prospiciente a un edificio condominiale del quartiere GrottaSanta- Mazzarrona. Nel quartiere la qualità della vita da troppo tempo è in netto peggioramento e gli abitanti si sentono abbandonati sia dell’amministrazione comunale sia delle pubbliche istituzioni regionali e statali, colpevoli di non risolvere le molteplici criticità che, oramai, sono diventate croniche. Finora, non solo nessuna informazione sul progetto del nuovo CCR è stato illustrato alla cittadinanza, ma un po’ irrispettosamente è stato posizionato nella futura area di cantiere un cartello privo di qualsiasi informazione. Probabilmente legato all’esecuzione degli scavi archeologici preventivi, comunque viola la normativa (nazionale e comunale) che prescrive l’elencazione della ditta affidataria, dei progettisti-direttore lavori, delle date di inizio e fine lavori e dell’importo dell’opera. Il Comune dovrebbe sanzionarsi da sé.


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