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Siracusa, “C’è Futuro senza Perdono?”: venerdì appuntamento all’Einaudi

Si tratta del primo del ciclo di incontri su “Il Perdono: uno spazio fragile” organizzato dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Penitenziaria in collaborazione con la Caritas diocesana, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "San Metodio"

Saranno Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei Minori di Catania, e don Claudio Burgio, Cappellano dell’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano, i protagonisti dell’incontro dal tema “C’è Futuro senza Perdono?” che si terrà domani, venerdì 2 dicembre alle 17, all’Auditorium dell’Istituto “Luigi Einaudi” a Siracusa. Ad introdurre il tema sarà l’avvocato Maria Cristina Alicata, mentre gli interventi saranno moderati da don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio di Pastorale Penitenziaria.

Si tratta del primo del ciclo di incontri su “Il Perdono: uno spazio fragile” organizzato dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Penitenziaria in collaborazione con la Caritas diocesana, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”, il Centro Culturale San Massimiliano Maria Kolbe, il Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere di Siracusa, la Libera Associazione Forense e l’Unione Giuristi Cattolici.

L’Ufficio di Pastorale Penitenziaria – ha detto il direttore, don Andrea Zappulla – ha organizzato un ciclo di incontri dal tema ‘Il Perdono: uno spazio fragile’. Tali incontri vedranno coinvolte tutte le realtà ecclesiali del territorio, le istituzioni civili, le due strutture detentive (la Casa Circondariale di Cavadonna e la Casa di Reclusione di Brucoli) ed alcune Scuole superiori presenti nel territorio dell’Arcidiocesi di Siracusa. Abbiamo pensato che sarebbe stato utile e proficuo intraprendere un percorso di riflessione e sensibilizzazione della realtà locale sul tema della giustizia e del perdono, a partire dall’esigenza connaturale di ciascun uomo di essere perdonati e di perdonare quale unica via possibile rispetto alla irrevocabilità delle proprie azioni compiute, a maggior ragione in questo periodo storico pieno di contrasti e lotte contribuendo alla realizzazione del Bene comune“.


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