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Siracusa, “Chiesa e massoneria, così vicini e così lontani?”, domenica convegno a palazzo Vermexio

Queste varie dichiarazioni di incompatibilità tra le due appartenenze alla Chiesa e alla Massoneria non impediscono, però, il dialogo come è esplicitamente affermato nel documento dei vescovi tedeschi che già elencavano ambiti specifici di confronto come la dimensione comunitaria, la beneficenza, la lotta al materialismo, la dignità umana, la conoscenza reciproca […] bisogna andare oltre ostilità, oltraggi, pregiudizi reciproci, perché rispetto ai secoli passati sono migliorati e mutati il tono, il livello e il modo di manifestare le differenze che pure continuano a permanere in modo netto”. A dirlo è Gianfranco Ravasi, cardinale e presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra ed è il punto di partenza del convegno che si terrà domenica alle 10 al salone Borsellino di palazzo Vermexio dal tema: “Chiesa e massoneria, così vicini e così lontani?”.

La Massoneria non è nemica della Chiesa, di nessuna Chiesa – dice Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – ed è sempre stata la casa del dialogo e della tolleranza. Non osteggia nessuna religione e lascia i fratelli liberi di seguire la propria fede. Ma i tempi cambiano e l’Umanità è minacciata da grandi pericoli: come il terrorismo fondamentalista, il decadimento dei valori, la sfrenata globalizzazione. La grandezza delle Istituzioni laiche, spirituali e religiose cui l’uomo aderisce cercando vie personali di miglioramento ed elevazione, sta nel sapere affrontare le delicate sfide partecipando e condividendo le necessità e le problematiche che emergono. E sta anche nell’avere il coraggio di andare oltre “ostilità, oltraggi, pregiudizi, reciproci” come nel caso di Chiesa e Libera Muratoria. Come ha saggiamente ricordato il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura citando il documento dei vescovi tedeschi del 1983, non possono essere ignorati i punti di contatto fra Massoneria e Chiesa che trovano valori comuni nella dimensione comunitaria, nella dignità umana, nella lotta al materialismo, nella beneficenza”.

Alle 10 i saluti di Alessandro Spicuglia, maestro venerabile della loggia Archimede Oriente di Siracusa e di Antonino Recca, presidente del collegio Maestri Venerabili della Sicilia. Modererà Elio Cappuccio, presidente del collegio siciliano di Filosofia, interverranno monsignor Maurizio Aliotta dell’Arcidiocesi di Siracusa e monsignor Antonio Staglianò vescovo di Noto, Santi Fedele e Sergio Rosso, entrambi Gran Maestro aggiunto Grande Oriente d’Italia.


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