L’organizzazione internazionale Emergency opererà in collaborazione con l’Asp di Siracusa per garantire gratuitamente cure mediche di base e un miglior accesso e orientamento alle prestazioni socio-sanitarie agli immigrati che vivono nella provincia aretusea e alle persone in stato di bisogno.
L’attività di Emergency sarà svolta con un ambulatorio mobile e proprio personale medico e di mediazione culturale nel territorio, in particolare a Cassibile e nella zona sud della provincia dove si rileva un’alta concentrazione di migranti stagionali impegnati nel lavoro agricolo.
Successivamente, considerata l’elevata presenza di cittadini stranieri extracomunitari e comunitari che hanno dimora fissa nella zona di Siracusa, sulla base dell’esperienza e dei dati raccolti, Emergency valuterà in accordo con l’Asp un intervento più stabile e duraturo su tutto il territorio provinciale anche mediante l’attivazione di ambulatori gestiti con proprie risorse in locali che saranno individuati in accordo con l’Azienda e con gli Enti locali.
I rapporti tra l’Asp ed Emergency, già instaurati con precedenti positive esperienze di assistenza alle popolazioni migranti, sono stati regolati oggi da un protocollo d’intesa sottoscritto nella sede dell’Azienda tra il direttore generale Franco Maniscalco e il coordinatore di Programma Italia di Emergency Andrea Belardinelli in rappresentanza del presidente di Emergency Cecilia Strada (assente per improvvisi impedimenti e in collegamento con l’Asp in videoconferenza si è detta orgogliosa della collaborazione con l’ente), alla presenza del prefetto di Siracusa Renato Franceschelli e dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo.
Presenti, inoltre, i direttori sanitario e amministrativo dell’Azienda, rispettivamente Corrado Vaccarisi e Salvatore Strano, la responsabile del Servizio Accoglienza attiva immigrati Lavinia Lo Curzio che ha curato i rapporti con Emergency e la stesura del protocollo, nonché i referenti e i medici degli ambulatori del Servizio immigrati dei quattro Distretti.
Il personale di Emergency erogherà cure mediche di base e orientamento; i mediatori culturali informeranno gli immigrati sui propri diritti, li aiuteranno ad accedere ai servizi del Servizio sanitario nazionale e li accompagneranno qualora necessitino visite o esami specialistici nelle strutture pubbliche e convenzionate. Tutte le prestazioni offerte sono completamente gratuite.
L’ambulatorio mobile è stato attrezzato per visite di medicina generale con possibilità di organizzare visite specialistiche in funzione dei bisogni riscontrati.
L’Asp riconosce al personale di Emergency la presa in carico dei pazienti autorizzandola a rilasciare i codici STP ed ENI per conto dell’Asp, specificatamente con il Servizio di Accoglienza attiva (Ufficio Immigrati) la cui responsabile, Lavinia Lo Curzio, sarà punto di riferimento per ogni pratica amministrativa legata all’intervento di Emergency secondo quanto stabilito nel protocollo.
Per ottimizzare la sinergia tra le parti, l’Asp concede ad Emergency l’utilizzo del ricettario regionale per la prescrizione di visite specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio e farmaci. Il protocollo d’intesa ha effetto immediato.
“Nel nostro territorio, sottolinea il direttore generale Franco Maniscalco, si registra un costante aumento della presenza di stranieri impiegati nel settore agricolo, di persone che vivono in condizioni di precarietà igienico-ambientale che, in buona parte, non riescono ad essere correttamente informati sui servizi messi a disposizione dal servizio sanitario nazionale o che, pur essendone informate, non vi accedono. Questa Azienda è consapevole dell’importanza di una corretta estensione dell’assistenza sanitaria, secondo le normative vigenti, a tutti i cittadini stranieri, siano essi regolarmente o irregolarmente presenti sul territorio italiano. Assistenza, intesa in forma di prevenzione e di tutela della salute pubblica e sotto forma di diagnosi e cura delle condizioni patologiche individuali. E’ del tutto evidente che un preventivo intervento sanitario sul territorio è importante per la tutela della salute individuale e collettiva e può evitare un ricorso inappropriato ai presidi di pronto soccorso. Sono convinto che è necessario affrontare la problematica in maniera sinergica con i servizi del sistema sanitario nazionale. Nell’organizzazione internazionale Emergency, che ringraziamo per l’opera meritoria costantemente svolta e per quanto farà nel nostro territorio, riconosciamo la capacità di facilitare l’integrazione e l’accesso dei pazienti ai servizi socio-sanitari”.
L’arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro certosino dell’Azienda sanitaria che da anni è impegnata a servizio degli immigrati e delle fasce più deboli della popolazione. Il prefetto Renato Franceschelli ha spiegato l’importanza della capacità di accoglienza e integrazione degli stranieri, compresa l’integrazione scolastica dei minori, soprattutto irregolari, a cui non deve essere assolutamente negato il diritto all’istruzione.
Il coordinatore di Programma Italia di Emergency Andrea Bellardinelli ha evidenziato l’importanza per le istituzioni di fare rete affinché venga garantita la continuità delle cure agli immigrati. “Inoltre, ha concluso Bellardinelli, considerato che la realtà del fenomeno migratorio è in continua evoluzione chiediamo a tutti coloro che lavorano in questo settore di continuare a collaborare con noi”.
La responsabile del Servizio Accoglienza attiva immigrati Lavinia Lo Curzio ha sottolineato come il servizio immigrati dell’Asp segua già circa 5300 utenti e che nei distretti distribuiti in provincia ci siano 5 uffici immigrati. “L’incontro di oggi, ha concluso, è propedeutico all’ampliamento della collaborazione di Emergency nei vari distretti”. I direttori sanitario e amministrativo dell’azienda hanno infine messo in rilievo la sensibilità dell’azienda nei confronti delle fasce deboli della popolazione cui va garantita la salute intesa non come salute dei singoli ma dell’intera comunità.
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