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Siracusa, concerti al teatro Greco. Italia nostra: “custodire il fuoco, non adorare le ceneri”

"È quello che si rischia con la mercificazione del Patrimonio, piuttosto che con la tutela e la corretta valorizzazione"

Riceviamo e pubblichiamo una nota delle presidenti dei Consigli direttivi di Italia Nostra Siracusa e Melilli, Liliana Gissara e Nella Tranchina, che oltre a esprimere la solidarietà al direttore del parco Archeologico Antonello Mamo per gli attacchi mediatici subiti e per l’atto vandalico contro l’auto, tornano a parlare dei concerti al teatro Greco.

“Sull’uso incongruo ed improprio del Teatro Greco gravano: l’art. 20 del Codice dei Beni Culturali (I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili col loro carattere storico o artistico, oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione), la Carta di Siracusa per la tutela e la fruizione sostenibile delle Architetture Teatrali Antiche, nonché interventi di autorevolissimi specialisti del settore e di intellettuali, fino alle prese di posizione della Consulta dei Grecisti e di Quella dei Filologi Classici.

Da settimane i quotidiani locali, ed anche nazionali, stanno sulla notizia a dimostrazione del peso che la questione ha per la città, e non solo. Non era mai accaduto prima. Il Teatro Greco, noto in tutto il mondo per la sua imponente ed armoniosa bellezza, è il monumento-simbolo della grecità della Città; è bene ribadirlo.

Quanto sopra, dovrebbe indurre la città a riflettere se “custodire il fuoco o adorare le ceneri”!

Italia Nostra, consapevole della responsabilità della preservazione del Patrimonio culturale, in ogni sua declinazione, per le generazioni a venire, ritiene che si debba “custodire il fuoco”, piuttosto che lasciare in eredità “ceneri da adorare”. Che è quello che si rischia con la mercificazione del Patrimonio, piuttosto che con la tutela e la corretta valorizzazione. Fa bene il direttore Mamo ad agire con la dovuta prudenza”.


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