“È vero, siamo in ritardo ma dovevamo portare a termine quello che avevamo promesso. Se non fosse stato per il dirigente del parco Archeologico, Carmelo Bennardo, oggi a Siracusa mancherebbero gli eventi. Anche perché il teatro greco sta male e il dipartimento dei beni culturali ha espressamente detto che non si può più utilizzare. C’era un problema: dove facciamo gli spettacoli? L’abbiamo trovato. E adesso siamo all’anno zero. Il parco archeologico ha speso del tempo per trovare una quadra su questo teatro. Ma poi, se avessimo potuto usare il teatro greco, sapete quanti pensieri in meno per il direttore Bennardo?“. Con il solito entusiasmo e la schiettezza che lo contraddistingue, il direttore artistico Lello Analfino – ospite ai microfoni di SiracusaNews – presenta la stagione concertistica all’Ara di Ierone. La prima, l’anno zero, quello di prova. E anche per questo si è scelto di inaugurare un festival: l’Ara world fest, con date ancora da fissare.
Il calendario eventi è quasi completamente definito: il 19 e 20 luglio “Amunì” di Giuliano Peparini, in collaborazione con Inda; il 23 luglio Goran Bregovic and The Wedding & funeral band; il 24 il concerto della banda delle Forze armate; il 25 luglio gli “Incognito”. L’1 agosto la Pfm canta De André, il 2 agosto Panariello vs Masini; il 4 agosto Chiara Civello e la sua band; l’8 agosto Women on fire rock legend; il 10 agosto Tosca; il 23 agosto Danilo Rea. “C’è poi un siracusano, molto bravo con cui stiamo trattando, ma non posso fare il nome – le parole di Lello -. Un figlio di Siracusa che non è mai stato qui, secondo me ci riusciamo ma lo dirò solo quando lo avremo nero su bianco. E poi ci tengo a dire che il biglietto avrà un prezzo popolare (circa 30 euro), per il fatto che vogliamo che la gente venga a Siracusa e che l’Ara di Ierone sia un indotto per il parco archeologico”. Il parco archeologico ha speso quasi 400 mila euro per il teatro all’Ara che accoglierà 4 mila persone, 355 mila euro per organizzare i concerti e 150 mila euro per la messa in sicurezza di tutta l’area. Si tratta di investimenti che rimarranno negli anni. Eventi anche a Palazzolo (al teatro Akrai un cartellone con 9 eventi), Buscemi, Noto e al Castello Eurialo, prosegue il progetto “Il parco incontra la città” e appuntamento “con l’alba” alla fine della stagione estiva.
“Dietro le quinte ci sono tantissime persone che hanno lavorato e stanno lavorando senza sosta per preparare questa stagione – ci tiene a sottolineare il direttore artistico – ma la nostra soddisfazione finale sarà il pubblico, la cosa più importante. Perché abbiamo iniziato in ritardo, ma ci stiamo organizzando per i prossimi anni. E poi abbiamo una serie di eventi collaterali, come con l’Ortigia sound sistem (che stiamo definendo) o l’apertura serale del parco. Stiamo cercando di allargare a più persone la capacità di far vedere gli spettacoli e il nostro patrimonio”.
Anche perché la concorrenza più tosta, spietata quasi, è quella con Catania, con il Comune che ha attrezzato villa Bellini per i concerti: “una lotta impari. I costi di gestione dell’Ara di Ierone, per direttive ministeriali, non sono equiparabili a quelli di un Comune. Anche per questo non prevediamo concerti mainstream. Gli artisti arrivati lo scorso anno erano interessati a suonare solo al teatro greco, magari non hanno idea di cosa sia e dove si trovi l’Ara, secondo me se ne renderanno conto dopo questa stagione. Di sicuro non possono snobbare Siracusa”.
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