Agricantus in concerto. Un sabato sera da spendere con la buon musica in una bella “location”, l’avamposto del Castello Maniace. Ci sono tutti gli ingredienti giusti per un fine settimana di relax, anche se queste aspettative non hanno fatto “i conti con l’oste”, come si suol dire.
Una costante pioggerellina pomeridiana alla base del ritardo di apertura del botteghino. E cosi alle 21,30 anziché cominciare lo spettacolo comincia l’ingresso degli spettatori in sala o meglio nella Piazza d’Armi (più di 600 sedie da asciugare non sono poche) mentre gli Agricantus sono ancora alle prese ancora con le prove. Anche loro, ritardati dalla pioggia, finiscono di mettere a punto gli ultimi accordi mentre il pubblico entra in sala, offrendo loro una specie di anteprima.
Alle 22 il cortile dell’Avamposto è pieno, tutte le sedie occupate da un pubblico eterogeneo per età, attratto dalle contaminazioni nei suoni quelle che gli Agricantus riescono a creare con atmosfere mix di etnie minori e con l’uso di lingue diverse ma soprattutto con la particolarissima voce della cantante Rosie Wiederkehr.
Finalmente si decolla: un ‘apertura con i Qbeta poi il pezzo forte con gli Agricantus
Apre lo spettacolo Peppe dei Qbeta annunciando – con una spiritosa sovrapposta voce femminile – che non è più in programma “My Siracusa”, la proiezione del Cd di Gianluca Agati sulla storia del Castello Maniace, sempre a causa della pioggia (un’occasione perduta per la valida produzione del giovane siracusano).
Un paio di canzoni in siciliano doc, la platea comincia a scaldarsi, batte le mani al ritmo della chitarra elettrica . Poi il “previsto indesiderato”: gocce d’acqua prima leggere – alle quale si tenta di resistere aprendo gli ombrelli – poi sempre più forti – alle quali ci si arrende – con un fuggi- fuggi verso la parete della ex Caserma Abela, in cerca di riparo mentre i tecnici del suono coprono la strumentazione con teli.
Lo spettacolo degli Agricantus curato “E’venti “ rientra in quel cartellone degli spettacoli estivi, denominato SMS09 (Siracusa/Musica/Spettacolo 2009) che il Comune ha fatto iniziare il 22 agosto – quando la maggior parte dei turisti comincia a ripartire – e che trova conclusione il 30 settembre – pioggia permettendo.
Non sarebbe stato più appropriato, spendendo i soldi pubblici dei contribuenti, prevedere una stagione estiva di spettacoli nel cuore dell’estate anziché alla fine?
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