Conclusi ieri pomeriggio i lavori sui pannelli fotovoltaici al parcheggio del Tribunale. Adesso manca solo da risolvere qualche problema burocratico per l’allaccio definitivo con l’Enel, poi l’energia elettrica verrà immessa in rete e sarà scomputata per coprire i consumi di 15 istituti comprensivi su 27 consentendo al Comune di risparmiare circa 200mila euro l’anno sulla bolletta. Un risparmio che non riguarderà il Palazzo di Giustizia, passato ormai di competenza del Ministero di Grazia e e Giustizia.
Completato a dicembre 2015, l’impianto non è entrato in funzione prima di ieri pomeriggio per la mancanza di accordi tra il Comune e il Ministero dello Sviluppo economico: in pratica Palazzo Vermexio – che ha ricevuto un finanziamento – non poteva vendere l’energia prodotta dallo stesso perché si sarebbe trattato di aiuto di Stato e avrebbe dovuto quindi attuare uno scambio sul posto, vendendo l’energia al distributore per poi scomputare i consumi sugli immobili comunali. Situazione leggermente diversa rispetto all’idea iniziale, quando invece l’energia prodotta avrebbe dovuto essere utilizzata proprio per rendere autonomo il Palazzo di Giustizia in termini di energia elettrica.
Sull’aggiudicazione dell’appalto c’è stata anche l’ironia del consigliere di quartiere Tiche Alessandro Cotzìa che ha “festeggiato il compleanno” dall’istallazione senza operatività dell’impianto e un risarcimento pagato dal Comune pari a poco più di 103mila euro per l’esclusione a favore della Enertronica.
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