In tendenza

Siracusa, Confindustria su polo: “Tardivo impegno del Governo, troppi nodi tra cui l’ultima inchiesta della Magistratura”

A dirlo è Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa a seguito della notizia arrivata nelle scorse ore riguardo l'approvazione del dl aiuti contenente il provvedimento salva Isab

“Nell’esprimere apprezzamento per l’impegno profuso dalla deputazione siracusana per scongiurare la chiusura dello stabilimento Isab, con tutte le conseguenze derivanti, in più occasioni paventate, non possiamo essere ottimisti sul futuro del nostro polo industriale, per i troppi nodi mai responsabilmente affrontati in questi anni e che oggi tutti insieme incombono.”

A dirlo è Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa a seguito della notizia arrivata nelle scorse ore riguardo l’approvazione del dl aiuti contenente il provvedimento salva Isab

“Può risultare infatti tardiva – spiega Bivona – l’ipotesi di una convocazione del ministero delle Attività produttive insieme, per la prima volta, ai ministeri della Transizione ecologica e dell’economia e finanze per ammortizzare gli effetti dell’embargo del petrolio russo in vigore dal 5 dicembre. Un’eventuale sostituzione del petrolio russo impone come, qualsiasi transazione commerciale, per acquisti di diverse centinaia di milioni di euro, tempi lunghi certamente superiori ad un mese: solo una decisa accelerazione da parte del Governo potrebbe dare un senso a questa nuova norma.”

“Ma nel contempo vecchie e nuove emergenze affliggono le grandi imprese del polo. – continua il presidente – Da anni chiediamo un confronto con il Governo per “accompagnare” le imprese sul tema della transizione energetica che impone profonde conversioni dei cicli produttivi entro il 2030. Non abbiamo ad oggi avuto sulla questione alcuna interlocuzione formale con il Governo, nonostante le forze sociali, in difesa dei lavoratori , abbiano in più occasioni condiviso e denunciato lo stato di emergenza fino ad ipotizzare mobilitazioni ed azioni di sensibilizzazione similari. In ultimo, in ordine di tempo, un provvedimento della magistratura sulla zona industriale ha aggravato la preoccupazione di tutta la comunità siracusana.”

“Tuttavia – conclude – confidiamo ancora che le Istituzioni ed il Governo siano in grado di definire rapidamente un percorso definito, che possa venire incontro alla disponibilità delle aziende e non mortificarne il senso di responsabilità che hanno in questi anni dimostrato, a cominciare dall’emergenza pandemica “.

Particolarmente critico l’intervento del coordinatore provinciale di FI Bruno Alicata: “che la deputazione siracusana in generale si stia impegnando, chi più chi meno, per salvare Isab dalla disastrosa chiusura, per i ben noti motivi, è fuor di dubbio, o almeno ce lo auguriamo. Ma nelle scorse ore è accaduto un fatto eclatante in Comm. Bilancio ad opera, ancora una volta, dell’on. Stefania Prestigiacomo, prima ed unica firmataria siracusana di un emendamento che, con molta probabilità, sarà destinato a salvare l’azienda del Petrolchimico siracusano da una più che possibile drammatica chiusura, non appena il prossimo dicembre entreranno in vigore le ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Il suddetto emendamento, oltre alla prima firma di Stefania Prestigiacomo, vede, doverosamente ed elegantemente, quella dell’on Barelli, capogruppo alla Camera di F. I. , quella dell’on. Squeri, membro della Commissione Bilancio, dell’on. Martino della Commissione Finanze e dell’on. Pella della Commissione Attività produttive, tutti esponenti di F. I. Non si comprende pertanto a che titolo, se non per astruse clausole di stile nella fattispecie, Confindustria Siracusa esprima un generico “apprezzamento per l’impegno profuso dalla deputazione siracusana”, omettendo, per timidezza o altro incomprensibile, financo di citare la vera protagonista di quell’emendamento, che per il ruolo di v. Presidente della Commissione bilancio, per carattere, personalità e temperamento, peraltro molto noti all’Organizzazione delle Imprese industriali, è stata in grado in piena notte, alle ore 03,30, di far condividere ed approvare l’importante emendamento che, probabilmente, salverà, c’è lo auguriamo di vero cuore, il futuro dell’Isab di Priolo. A volte, l’ecumenismo a tutti i costi non sempre è sinonimo di fine correttezza”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni