Il Ponte Umbertino è uno dei luoghi più iconici di Siracusa, non solo per la sua funzione di collegamento tra Ortigia e la città, ma anche per la sua storia ricca di fascino. Il suo nome deriva da Umberto I di Savoia, sovrano d’Italia al tempo della sua costruzione, quando vennero demolite le antiche fortificazioni spagnole che un tempo proteggevano l’isola.
Considerato il naturale prolungamento di “U Rettifilu”, nome con cui i siracusani indicano il Corso Umberto per la sua lunga linea retta, il ponte rappresenta da sempre un punto di passaggio e di incontro tra il cuore antico e i quartieri ottocenteschi della città, tra il Foro Siracusano e il Mercato di Ortigia.
Realizzato interamente in pietra bianca, il Ponte Umbertino poggia su un isolotto artificiale, ultimo resto dei bastioni spagnoli. Le sue eleganti arcate, sostenute da massicci pilastri, sono sormontate da balaustre neoclassiche intervallate da raffinati lampioni in ferro battuto, che di sera regalano un’atmosfera suggestiva.
Oggi, oltre al suo valore architettonico, il ponte riveste un ruolo simbolico durante la Festa di Santa Lucia: è infatti una tappa fondamentale della processione dell’ottava, quando il simulacro della patrona attraversa il ponte per tornare in Cattedrale. Da qui si può ammirare uno dei momenti più attesi della festa: il tradizionale spettacolo di fuochi d’artificio che saluta la Santa tra luci e applausi.
Per la sua bellezza e il valore storico, il Ponte Umbertino è stato inserito tra i 30 ponti più belli d’Italia, confermando il suo ruolo di protagonista nel panorama urbano e culturale siracusano.
Un luogo che unisce due mondi – il moderno e l’antico – e che continua a raccontare, pietra dopo pietra, la storia viva della città di Siracusa.
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