Femminicidi, guerre, conflitti interiori. Dalla passione dei miti alla biografia del presente. Questo l’approccio contemporaneo che l’associazione Pubblic/azione propone dal 31 maggio al 2 giugno 2024 a Siracusa con il convegno “Aiace e Fedra. L’amore vergognoso e la vergogna amorosa”, che si svolgerà nel Grande Albergo Alfeo di Siracusa (Via Nino Bixio 5).
Durante la tre giorni i partecipanti saranno invitati a un confronto alla pari su antichità e attualità. Le attività interdisciplinari daranno l’opportunità di assistere – dopo la visione delle tragedie Fedra e Aiace in scena al Teatro Greco di Siracusa – al dibattito accogliente, anche dei pensieri selvaggi e disturbanti, indotti dalle vicende dei miti, nell’intento di stimolare un’elaborazione aperta, funzionale e strettamente correlata al presente.
Il contributo di tutti i membri e l’occhio attento verso l’attualità saranno alla base dei lavori del convegno organizzato da Pubblic/azione, l’associazione fondata nel 2002 dallo psicoanalista Riccardo Romano e dalla psicopedagogista Maria Amalia Vanadia, per andare ben oltre i versi di Sofocle ed Euripide e stimolare i partecipanti ad una presa di consapevolezza e alla pensabilità, facendo spazio all’espressione libera di pensieri ricchi di mito, storia, memoria, con l’obiettivo di produrre trasformazione sui fatti contingenti e sulle azioni future.
Il convegno sarà centrato sui temi che traggono ispirazione dai protagonisti delle due tragedie a confronto.
Fedra e Aiace si suicidano e l’analisi del vissuto di entrambi farà emergere il disagio del “doppio”: una sofferenza che esplode quando non amiamo più l’altro “sé” di noi, che sentiamo come qualcosa di cui vergognarci, da distruggere.
“Vogliamo coinvolgere le persone nella pensabilità – spiega Ernesto Romano artista, editore e presidente di Pubblic/azione – partendo dalle tragedie metteremo in discussione i miti dell’attualità. Assistiamo alle guerre come se fossero eventi inspiegabili. Ma la dinamica del “doppio” spiega, ad esempio, le angosce degli ebrei d’Israele verso il loro passato di vittime. Essi non sopportano l’idea di essere stati perseguitati e identificano nel popolo palestinese il doppio da eliminare, il ricordo da sterminare”.
Come sostiene il fondatore Riccardo Romano “quando incarniamo la sofferenza del doppio nell’altro, il doppio diventa nemico e per sconfiggerlo si commette un omicidio. Questo fenomeno psicologico è alla base dei casi di attualità, dei femminicidi, delle guerre disumane. Quando invece il doppio rifiutato si riconosce in se stessi, si compie un suicidio. Durante il dibattito si approfondirà la dinamica che ognuno di noi conosce e che genera quei conflitti che si covano nel mondo interiore e che, a distanza di tempo, possono emergere in maniera disturbante. Risolvere e riconoscere l’altro – o l’altra natura di sé – è il passo fondamentale per la risoluzione dei conflitti esterni ed interni”.
È possibile partecipare al convegno previa iscrizione, per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.pubblicazione.net
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