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Siracusa, detenuto aggredisce agente di Polizia penitenziaria

Diagnosticato trauma all'occhio destro, ecchimosi alla palpebra superiore destra e 7 giorni di prognosi

Aggressione a un vice sovrintendente della Polizia Penitenziaria in servizio alla casa circondariale di Siracusa. L’aggressione è avvenuta il 16 agosto alle 11 circa. Un detenuto voleva effettuare una video chiamata non autorizzata, in quanto aveva modificato il contatto telefonico senza comunicarlo, per cui occorreva l’autorizzazione della Direzione dopo gli adempimenti di controllo da parte dell’amministrazione medesima per il nuovo numero telefonico.

Quando gli è stata negata la videochiamata, il detenuto di forza pretendeva di essere autorizzato all’istante e sferrava un pugno al vice sovrintendente, cui è stato diagnosticato trauma all’occhio destro, ecchimosi alla palpebra superiore destra e 7 giorni di prognosi.

“Gesto ignobile e vile da parte di un detenuto che è stato contestato anche dai detenuti della sua stessa sezione, che non lo hanno più voluto con loro, esprimendo solidarietà al vice sovrintendente – racconta il coordinatore provinciale Cgil della Polizia Penitenziaria Giuseppe Argentino – Fatto nuovo che evidenzia come anche i detenuti comincino ad essere stanchi di questi facinorosi che in qualche modo destabilizzato il corretto sistema penitenziario creando tensione che non giova ai medesimi. Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al Vice sovrintendente aggredito, augurandogli una pronta guarigione, ma ci domandiamo: cosa propongono i partiti e il Governo e il ministro per porre fine a questa mattanza; forse si aspetta che ci scappi il morto? Fino ad oggi tutto tace, la verità che il liberismo adottato come politica all’interno degli istituti penitenziari, è miseramente fallito, riportando gli istituti penitenziari agli anni ’80”.


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