Un corteo lungo, silenzioso ma allo stesso tempo un segnale forte: la mafia è una montagna di merda, la mafia fa schifo e la città si ribella. Ecco, quella di oggi è la risposta di Siracusa alla malavita. Nel pomeriggio i cittadini hanno risposto in massa all’appello lanciato dalle associazioni e accolto dai sindacati, da organizzazioni antiracket, datoriali, politici e giornalisti che si sono ritrovati in piazza Santa Lucia in occasione della marcia per la legalità.
Oltre mille le persone presenti in corteo, tutte unite dalle parole di Don Puglisi “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto” e unite sul web dall’hashtag “#Siracusainrete: uniti contro la criminalità!” lanciato da Libera. Presente anche il giornalista Paolo Borrometi, nei giorni scorsi minacciato da Francesco De Carolis, poi finito agli arresti domiciliari. Così come erano presenti le sigle sindacali, il sindaco Garozzo vittima di un attentato incendiario alla propria auto e alcuni “colleghi” della provincia, la deputazione regionale siracusana e la società civile.
In piazza Archimede il lungo corteo si è infine sciolto, consegnando il documento sulla legalità al prefetto e lasciando il piacevole ricordo del giorno in cui Siracusa ha detto basta. Ed è scesa in piazza per affermarlo.
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