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Siracusa, E’ ancora attuale la truffa dello specchietto. La polizia arresta due persone

Un’indagine nata da un tentativo di truffa si trasforma, per gli Agenti delle Volanti della Questura di Siracusa, in un’occasione per fare luce su un collaudato “modus operandi” utilizzato per truffare anziani e deboli vittime.

Nella mattinata di ieri, la sala Operativa della Questura diramava, alle auto della Polizia di Stato in servizio di controllo del territorio, una nota di ricerche di una autovettura Volkswagen Golf con due uomini a bordo,i quali, con consumata abilità, avevano tentato di truffare un anziano signore, con la famigerata truffa dello specchietto.

Gli Agenti, ponendosi immediatamente alla ricerca dei due, intercettavano l’auto sospetta in questa Via Necropoli Grotticelle e, dopo aver identificato gli occupanti per (Mirabile Paolo, 34 anni a sinistra nella foto  e Bona Biagio, 22 anni in basso a destra, entrambi residenti in Noto) li arrestavano, dopo aver vinto la resistenza degli stessi, con l’accusa di tentata truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto dei due truffatori è stato possibile anche grazie alle nuove norme presenti nel “pacchetto sicurezza”, da poco varato dal Governo, nel quale sono presenti delle aggravanti specifiche riguardanti le qualità personali rivestite dalle vittime del grave reato. Nella fattispecie l’età avanzata e la ridotta capacità motoria dell’anziano (invalido al 50%).

In specie, i due arrestati erano soliti stazionare in luoghi ben frequentati della città, soprattutto nella zona alta, e all’interno della propria autovettura, parcheggiata in modo da impedire un transito regolare e comodo, celavano uno specchietto rotto, con il quale simulavano l’incidente, ed uno nuovo che utilizzavano per circolare, ed avevano escogitato un sistema per una rapida sostituzione degli stessi.

Un’ulteriore riprova della professionalità e dell’abilità nel delinquere dei due truffatori che, peraltro, annoverano precedenti specifici e numerosi Fogli di Via Obbligatori da svariate città di tutto il territorio nazionale, risiede nel rinvenimento, all’interno dell’auto utilizzata per le truffe, di alcuni piccoli adesivi di colore nero.

Sono in corso approfondimenti investigativi volti a dimostrare che questi adesivi siano stati utilizzati per individuare le vittime (soprattutto anziani) all’interno di banche o Uffici Postali in modo da avvisare, rapidamente e discretamente, il complice presumibilmente in attesa all’esterno.

Dopo le incombenze di rito i due venivano condotti nel carcere di Siracusa e l’autovettura utilizzata per le truffe veniva sequestrata.
 


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