E’ Christian Pollara, studente del liceo artistico “Pier Luigi Nervi” di Lentini, il vincitore del concorso per la realizzazione del manifesto che promuoverà il XVI Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani di Palazzolo Acreide. Mani intrecciate a formare un’antica maschera teatrale greca su fondale nero: questa l’intuizione del giovane artista lentinese che per originalità, ricerca, potenzialità comunicative e realizzazione, ha sbaragliato 120 concorrenti, avendo la meglio successivamente su tre lavori giunti alla valutazione finale della Giuria.
Christian Pollara ha vinto un premio di 1.500,00 euro, l’ospitalità per assistere alle due tragedie in programma nel cartellone degli spettacoli classici al Teatro Greco e si è anche guadagnato la soddisfazione di vedere impresso il proprio nome nei manifesti del Festival Internazionale del Teatro dei Giovani.
Dal 10 al 31 maggio si rinnova dunque un appuntamento atteso da centinaia di studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia e da alcune nazioni europee. Quest’anno sono 80 gli istituti scolastici che partecipano alla rassegna che si tiene nell’antico teatro di Akrai con la giornata iniziale e quella finale ospitate a Siracusa nella cavea in cui vanno in scena gli attori del XLVI Ciclo di Spettacoli Classici.
Sicilia, Puglia, Marche, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna, queste le regioni rappresentate dagli studenti presenti a Palazzolo per il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani che si esibiranno insieme ai coetanei provenienti da Francia, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Lituania.
Originariamente riservato agli allievi delle Scuole Secondarie Superiori, oggi il Festival è aperto anche agli studenti delle Scuole Medie di 1°grado, alle Formazioni Teatrali Universitarie e alle Scuole Nazionali d’Arte Drammatica, che potranno a loro scelta produrre spettacoli legati alla drammaturgia antica anche in forme sperimentali, come adattamenti e vere e proprie riscritture.
La novità della XVI edizione del Festival è rappresentata in particolar modo dalla ulteriore apertura della Fondazione ad accogliere forme di sperimentazioni linguistiche, visive, rappresentative: riletture del dramma antico che esprimano la costante ricerca di un metodo e di una cifra stilistica che coniughi studio e slancio creativo, conoscenza e invenzione.
Per molti studenti che saranno presenti a Palazzolo Acreide dal 10 al 31 maggio prossimi, il Festival è la conclusione di un percorso di avvicinamento al teatro classico chiamato Progetto Prometeus, come ha ricordato recentemente il sovrintendente della Fondazione Inda, Fernando Balestra: “L’Istituto Nazionale del Dramma Antico non può permettersi il lusso di pensare solo alla messa in scena degli spettacoli classici, ma intende mettere a disposizione di tutti, in particolar modo dei giovani, tutti gli strumenti necessari per approfondire la conoscenza del teatro classico, perché, come ha detto Massimo Cacciari nel recente convegno della fondazione a Venezia, non si può vivere senza tragedia”.
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