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Siracusa, Fiera del Sud. Assolti tutti i funzionari del Comune, le motivazioni: nessuna concussione, né abuso d’ufficio

Dalle conversazioni registrate all’insaputa dell’allora dirigente Natale Borgione emerge come il tecnico si sia mostrato disponibile a trovare la soluzione più opportuna per la realizzazione di Fiera del Sud, senza alludere alle presunte richieste illecite e alla denunciata concussione

Dalle conversazioni registrate all’insaputa dell’allora dirigente Natale Borgione emerge come il tecnico si sia mostrato disponibile a trovare la soluzione più opportuna per la realizzazione di Fiera del Sud, senza alludere alle presunte richieste illecite e alla denunciata concussione. Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza emessa a dicembre dalla Corte d’Appello di Catania che ha assolto l’allora dirigente del settore Urbanistica del Comune di Siracusa, Natale Borgione, e i due funzionari Vincenzo Trigilia e Raffaele Gallo oltre al tecnico Emanuele Serra nell’intricata vicenda della realizzazione del centro commerciale di Epipoli.

La tesi che (una frase presuntamente pronunciata da Borgione, ndr) si trattasse di un tentativo di concussione – si legge nel provvedimento – è in effetti del tutto inconciliabile con la circostanza che nei successivi incontri non ne abbia fatto ulteriore cenno, insistendo sulla richieste o precisandola nel contenuto (per esempio, indicando il nome del professionista da lui indicato, ndr) né che, a fronte di un asserito, evidente tentativo di concussione, le parti civili non avessero ripreso la questione e avessero viceversa continuato, senza far cenno all’accaduto, gli incontri finalizzati a dipanare le questioni tecniche e denunciando l’accaduto soltanto un anno dopo”.

Dodici anni fa Borgione finì ai domiciliari con l’accusa di concussione, occultamento di atti d’ufficio e l’abuso d’ufficio aggravato e la Procura, con l’allora Pm Maurizio Musco, mise gli altri funzionari sotto inchiesta.

L’assoluzione in primo grado nel 2015 era stata dichiarata per i vari capi di imputazione perché “il fatto non sussiste” o “non costituisce reato”. L’unico a subire una condanna (a 6 mesi con la condizionale) per il reato di falso fu il geometra Emanuele Serra, accusato di aver modificato dei verbali durante delle sedute di Commissione urbanistica.

Proprio Serra, oltre alle parti civili costituite (Rita e Daniela Frontino oltre alla madre Giuliana Formica), aveva presentato appello e la I sezione penale – presidente Anna Muscarella – ha confermato l’assoluzione di Borgione, Gallo e Trigilia e riformato la sentenza nella parte riguardante il geometra, assolvendolo “perché il fatto non sussiste” e condannando le parti civili al pagamento delle spese processuali.

Borgione, anche secondo i giudici d’appello, si sarebbe limitato ad ammettere errori tecnici o valutativi su alcuni aspetti del progetto come quello delle zone verdi e dei parcheggi dimostrandosi invece pronto a verificare la possibilità di una conclusione positiva dell’iter. Cade anche la contestazione di aver nascosto la comunicazione di inizio lavori con il Gup che ha escluso che i due provvedimenti fossero comunque pervenuti al Comune di Siracusa (nessun atto è mai stato protocollato all’ufficio urbanistica, pur essendo passato dal protocollo generale) e il falso ideologico sul verbale di ispezione al cantiere.

Sul diniego della concessione edilizia che coinvolgeva Borgione, Gallo e Trigilia, il Gup ha ricordato come il Tar stesso avesse riconosciuto come i dubbi palesati dai due tecnici fossero evincibili dalla differenza tra destinazione urbanistica dell’area (attrezzature fieristiche) e l’opera da realizzare, un centro commerciale.  Quindi il provvedimento di rigetto (emesso un mese dopo) non può essere provata. Tutti assolti, la storia – recente – ha poi mostrato anche dell’altro…


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