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Siracusa, Gettonopoli: l’inutilità della delibera 109. Prima si pagavano anche le conferenze dei capigruppo

La delibera 109 non ha avuto alcun vero effetto sulla questione Gettonopoli. Si tratta di una prassi consolidata scaturita in virtù della legge regionale e dunque il conto dei compensi dei consiglieri comunali è sempre stato fatto in questo modo dai dirigenti e funzionari comunali.

Hanno ragione, dunque, i consiglieri comunali quando affermano di non conoscere la “qualità” degli importi pervenuti, una volta raggiunto il compenso massimo mensile e a lamentare l’ultimo “studio” del M5S in merito agli effetti della delibera (Leggi Qui). Ed ecco quindi che basta spulciare la documentazione relativa alla precedente legislatura per notare come gli uffici comunali conteggino da sempre tutte le presenze. Comprese quelle per le conferenze dei Capigruppo. Fabio Rodante solleva quindi un problema, serio, che non si limita all’interpretazione della delibera 109 avvenuta lo scorso anno, ma a una situazione generale che va avanti da anni. Anche inconsapevolmente per i consiglieri.

E il sindaco Giancarlo Garozzo, ex capogruppo del Pd durante l’amministrazione Visentin, lo sa. La delibera 109 ha semplicemente fatto emergere una situazione da chiarire, ma che procedeva da anni nella direzione in cui è andata avanti fino a oggi. Non può e non deve passare, però, l’idea che un consigliere comunale onnipresente sia un approfittatore. Tanto che il consigliere Salvo Castagnino ha tenuto una conferenza stampa, di recente, elencando tutti gli atti proposti dall’inizio dell’amministrazione Garozzo (607 come primo firmatario) e non ci tiene a far passare gli assenteisti per eroi… ma questa è un’altra storia.

Luca Signorelli


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