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Siracusa, Gilistro (M5S) sul nuovo ospedale: “c’è fiducia. La speranza è di mandarlo in gara nel 2025”

Il deputato regionale all'Ars ha mostrato fiducia al termine della riunione in Prefettura, dimostrandosi convinto che sia la Regione, sia il Governo nazionale faranno il necessario in tempi celeri

Parola d’ordine: ottimismo. Così Carlo Gilistro, parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle ha commentato la riunione di questa mattina in Prefettura dove si è discusso di nuovo Ospedale di Siracusa ed eventuali tempistiche. Una riunione dalla quale è emersa la volontà del commissario straordinario, Guido Monteforte Specchi, di procedere con un’approvazione tecnica del progetto definitivo, in attesa che la Regione e il Governo nazionale facciano la propria parte assicurando nella sua totalità la copertura finanziaria per la realizzazione del progetto (che a oggi ammonta a circa 372 milioni di euro).

Sono attivo su questo tema dall’inizio del mio insediamento – ha esordito Gilistro –. Ci sono state procedure che hanno creato lungaggini, ma dopo la riunione di oggi possiamo essere particolarmente ottimisti sul fatto che ognuno farà la propria parte”. La prossima settimana la Giunta regionale dovrebbe fare la propria parte, passando poi la palla al ministero della Salute e infine al nucleo di valutazione.

L’obiettivo è quello di continuare a compulsare gli uffici – ha proseguito – nel tentativo di non perdere ulteriore tempo e cercare di mandare il nuovo ospedale in gara entro la fine del 2025. Una struttura che, preciso, sarà di secondo livello”.

L’attenzione si è poi spostata sulla sanità già esistente, sulle attuali strutture e sulla rete ospedaliera che verrà. Qui Gilistro ha ringraziato l’assessore regionale Volo, sottolineando il lavoro svolto nell’inserire immediatamente degli esponenti siracusani nella discussione preliminare dopo l’esclusione iniziale.

Chiusura finale su una delle battaglie che Gilistro sta portando avanti da tempo, quello dell’approvazione in commissione all’Ars del Ddl che mira a vietare ai bambini fino a tre anni l’uso delle apparecchiature digitali e dei telefonini e a limitarne fortemente l’utilizzo in età adolescenziale

Il 28 novembre alla Camera dei Deputati il mio collega Filippo Scerra presenterà un disegno di legge analogo. Credo – ha concluso – che quello della dipendenza sui cellulari e sulle apparecchiature digitali sia un problema serio che vada affrontato in maniera deciso. La necessità di salute mentale dei nostri bambini nasce anche dall’utilizzo smodato di cellulari e affini”.

 

 


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