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Siracusa, Green Pass. L’infettivologo: “troppo presto per toglierlo, va fatto graduale. E sì alle mascherine al chiuso”

“Sui dispositivi di protezione all’aperto bisogna fare una distinzione – spiega Scifo – sono d’accordo sul toglierli all’aperto ma solo se possibile rispettare le distanze"

Sì al graduale allentamento delle restrizioni anti Covid, ma non subito. Così si esprime Gaetano Scifo, infettivologo ed ex primario del reparto di Malattie infettive all’ospedale Umberto I di Siracusa. Il premier Draghi l’ha già annunciato: è prevista una roadmap per le riaperture. Dopo il superamento dell’obbligo di mascherina all’aperto ovunque, e alla ripartenza delle discoteche, adesso si parla anche della possibilità di eliminare il passaporto verde, sulla scia dei provvedimenti già presi in altri Paesi.

“Sui dispositivi di protezione all’aperto bisogna fare una distinzione – spiega Scifo – sono d’accordo sul toglierli all’aperto ma solo se possibile rispettare le distanze. Al contrario, mi sembra ancora presto parlare di togliere la mascherina al chiuso. Bisogna ricordare anche che la Sicilia è indietro nella somministrazione delle terze dosi e che non è il momento di equiparare il Covid a una normale influenza. Né adesso né quest’estate quando, com’è normale che sia, i contagi saranno minori ma il virus continuerà a circolare”. A circolare insieme alle persone verrebbe da dire perché, si sa, tra luglio e agosto, complici le ferie, ci si sposta di più. In quest’ottica parlare del passaporto verde per accedere in bar, ristoranti, teatri e altro diventa fondamentale nel contrasto alla pandemia.

Eppure parlare di Green pass significa toccare almeno due tasti: sanitario ed economico. Per quest’ultimo caso togliere il “lasciapassare” sarebbe fondamentale.

Lo confermano anche i commercianti e ristoratori di Ortigia che, intervistati nei giorni scorsi, hanno raccontato ai microfoni di SiracusaNews un calo nei ricavi e anche i timori di dover affrontare l’alta stagione con numeri che sono al ribasso da due anni.

Dal punto di vista sanitario, però, Scifo mette in guardia: “Si tratta di una misura ancora importante per il contrasto al virus – spiega – Spero che non si farà l’errore di altri Paesi, come l’Inghilterra, dove ormai è un liberi tutti. Il Green pass sicuramente sarà cancellato, ma bisogna farlo in maniera graduale. Non subito e magari aspettando che aumentino il numero di vaccinati”.


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