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Siracusa, i segreti della “Stella” al Cortile Spirito Santo: qualità degli ingredienti, armonia dei sapori e gioco di squadra

Dietro i piatti dello chef Torrisi materie prime semplici ma di qualità, ricerca e aggiornamento continui  

La qualità degli ingredienti, l’armonia dei sapori, la padronanza delle tecniche, la personalità dello chef e la coerenza dell’intero menù: ecco i criteri che hanno portato il Cortile Spirito Santo al prestigioso riconoscimento della Michelin. La prima a Siracusa. “L’emozione più grande è stata vedere Giuseppe nella tanto ambita giacca”, hanno dichiarato Elisa Di Giorgio e Simona Castelluccio socie del locale, questa mattina durante l’intervista in diretta rilasciata a Siracusa News. L’adrenalina negli ospiti è palpabile ed è del tutto comprensibile dato che sono trascorse appena 48 ore dalla cerimonia.

Non si tratta del solito posto, quella del Cortile è la storia di un’eccellenza: la stella ricevuta dallo chef Giuseppe Torrisi ha coronato il sogno dei proprietari, Elisa Di Giorgio, Simona Castelluccio, Francesco Boscarino e Luigi Latino, che desideravano portare l’alta cucina a Siracusa. Quattro amici cresciuti insieme che hanno viaggiato tanto per conoscere altre realtà e per comprendere cosa mancasse nel proprio territorio.

Dopo una fase di ricerca e raccolta di idee, hanno cercato di emulare la tipologia di servizio offerta dall’alta ristorazione, affidandosi completamente a Torrisi per i piatti. Anche lui ha viaggiato molto: ha lasciato la Sicilia a 18 anni ed è maturato tra le cucine, stellate e non, svizzere e francesi. “Sono state esperienze significative – racconta – non solo dal punto di vista lavorativo: viaggiare mette alle strette, costringe a crescere. È una continua sfida e invito chiunque a mettersi alla prova partendo.” E forse è questo che ha colpito tanto Elisa, Simona, Francesco e Luigi, che hanno da subito intravisto in Giuseppe una grande persona, oltre che una grande professionalità.

Il motivo del ritorno a casa? “Nulla da togliere agli altri paesi, ma la mia terra è unica – dichiara lo chef -. E quello che cerco di esaltare nei miei piatti, senza dubbio innovativi e gourmet, sono proprio i sapori nostrani.”

Chiediamo di più sui segreti della sua cucina, ma non c’è alcuna formula magica: materie prime semplici ma di qualità, ricerca e aggiornamento continui perché la cucina è anche sperimentazione. L’approccio è tecnico e l’ingrediente non viene lavorato troppo, l’obiettivo è sempre un equilibrio nei piatti, difficile da trovare, svela Torrisi. “I bravi cuochi non sono mai soddisfatti… per fortuna perché è l’incentivo a modificare i risultati e continuare a creare.”

Chef Torrisi ringrazia tutti perché fa affidamento a un team giovane e capace, la Stella, infatti, va anche a chi lo affianca ogni giorno. Tra i tanti messaggi di affetto e congratulazioni ricevuti, quello che lo ha colpito di più viene da una di componenti della sua “brigata”, orgogliosa per aver fatto parte di un pezzo di storia nella cucina siracusana: “È vero che i sacrifici vengono premiati, chef, tu ci tieni uniti!

Ma senza l’attenzione anche alla sala non ci sarebbe stato premio: “Il lavoro è sinergico: c’è la cucina, ma anche l’accoglienza, la cantina e tutto ciò che permette di elevare l’esperienza del cliente”, spiegano i soci – “Dopo la Stella ci sarà sicuramente qualche miglioria, ma il ristorante camminava già su questa direzione.”

A fare compagnia al Cortile Spirito Santo ci sono anche il Crocifisso di Noto e il VotaVota di Ragusa: “ben venga l’arrivo di nuovi stellati – dicono i soci e lo chef -. È un risultato importante per il territorio sud-orientale e per le attività stesse, la concorrenza è un incentivo per mantenere la qualità e continuare ad alzare il livello.”

 


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