L’Igm ha deciso di presentare al Tar di Catania la richiesta di sospensiva dell’aggiudicazione definitiva del nuovo servizio di igiene urbana a Siracusa. Un atto atteso, anche alla luce dei numerosi dubbi sollevati dall’attuale gestore nei confronti del vincitore dell’appalto. Alla fine di dicembre il dirigente del settore Enzo Migliore aveva concluso il lungo iter di gara di quasi 2 anni aggiudicando la stessa in maniera definitiva all’Ati Ambiente 2.0 formata da Tech servizi e Aimeri. Che questa estate ha ceduto in affitto il ramo d’azienda a un’altra società così da ottenere il certificato Durc positivo e quindi poter procedere all’appalto.
L’ultima proroga a Igm scadrà a fine febbraio e dall’1 marzo, teoricamente, sarà la Tech a gestire il servizio tra i più importanti per la città. A questo punto, però, il nuovo ricorso al Tar potrebbe rimettere tutto in gioco. Perché i Quercioli sono in attesa della definizione nel merito (ad aprile) di un altro ricorso al tribunale amministrativo contro i vincitori della gara e non ci stanno a perdere il servizio in casa, puntando sui “difetti” riscontrati nei confronti dell’Ati in fase di gara: debiti dell’Aimeri (che seppur affittando il ramo d’azienda, possiede totalmente la nuova impresa) e la presunta falsa attestazione sulla mancanza di contenziosi in corso. A questo punto tutto è nelle mani della giustizia amministrativa, la stessa che ha esplicitamente sottolineato nell’ultima sentenza di non poter più andare in regime di proroga con il servizio. E in quell’ambito entrerebbe pure il conseguente ricorso di Igm che chiederebbe ulteriori danni al Comune per aver potenzialmente affidato un appal
A questo punto sembrano prospettarsi solo tre strada: la prima è che il Tar rigetti l’istanza di Igm dando il via libera all”Ati per la gestione del servizio; la seconda è che il Tribunale etneo sospenda l’efficacia dell’aggiudicazione definitiva fornendo un’esplicita motivazione – seppur in sintesi – andando ad anticipare di fatto il successivo giudizio del merito; la terza e più pericolosa per l’ente è invece l’accoglimento della sospensiva senza però alcuna giustificazione. Ciò lascerebbe palazzo Vermexio senza la possibilità di proroga, di assegnazione a nuovo gestore né il tempo per qualsivoglia correzione in corsa o persino per un affidamento temporaneo. Stasera, in Consiglio comunale, l’assessore Pierpaolo Coppa presenterà questa situazione – tutt’altro che invidiabile – all’aula consiliare.
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