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Siracusa Il CNA su Condizioni Contrattuali Di Conto Corrente

CNA SIRACUSA osserva con molta attenzione uno degli sviluppi più strani del recente decreto anti-crisi. “Da giorni, infatti, stiamo ricevendo dalle imprese molte segnalazioni riguardo le comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche, applicate ai conti correnti, che le banche stanno inviando alla clientela, a seguito dell’entrata in vigore delle disposizioni in materia di contratti bancari riferite dall’art 2 bis del decreto-legge 29 novembre 2008 n. 185 convertito in legge 28 gennaio 2009 n. 2.

In sostanza, si comunica al cliente che verranno eliminate dai contratti in essere le commissioni di massimo scoperto, quelle trimestrali di affidamento, quelle di revisione dell’affidamento e quelle relative alle maggiorazioni per l’andamento anomalo del rapporto ma, al tempo stesso, si introducono, in sostituzione, altre spese, tipo le commissioni per mancanza di fondi, quelle per la disponibilità dei fondi e quelle relative al tasso debitore di “sconfinamento”.

Le banche, in pratica, hanno semplicemente sostituito le precedenti commissioni con altre, probabilmente ancora più onerose, contravvenendo di fatto allo spirito e al significato del provvedimento di legge.”

“Questa decisione – afferma Antonino Finocchiaro presidente provinciale CNA Siracusa – coincide con una fase economica estremamente complessa per le imprese. Sono, infatti, questi i momenti in cui dovrebbe prevalere la correttezza del rapporto contrattuale.

La scelta operata dalle banche muove in direzione opposta ed è potenzialmente in grado di mettere in serie difficoltà gli operatori economici. Tutto questo avviene, ovviamente, senza la minima consultazione e/o informazione preventiva delle rappresentanze del mondo dell’artigianato e della piccola impresa.

La nostra Confederazione, di concerto con le altre organizzazioni dell’Artigianato, è già intervenuta presso il Ministro Giulio Tremonti per richiedere di adottare le necessarie soluzioni per salvaguardare il principio introdotto con il decreto-legge 185.

Su base provinciale inoltre provvederemo ad informare gli Osservatori costituiti presso le Prefetture, affinché possano monitorare i comportamenti delle banche sia sotto il profilo della trasparenza dei contratti che degli effetti economici che essi potranno produrre”.


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