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Siracusa, il Verga rischia di scomparire: un anno per salvarlo

Negli anni, infatti, gli alunni sono pian piano calati, passando da 638 nell’anno scolastico 2018-2019, 484 nel 2020-2021 fino a scendere a quota 460 lo scorso settembre riuscendo a conquistare la maglia nera dell’unica scuola sottodimensionata in provincia di Siracusa

Un anno per la salvezza, 365 giorni per non sparire. Questo è quel che rimane a disposizione all’istituto comprensivo Giovanni Verga per incrementare il proprio numero di iscritti ed evitare di essere accorpato ad altri istituti, anche valutando la possibilità di inserire il tempo pieno e rimodulare le aule.

Negli anni, infatti, gli alunni sono pian piano calati, passando da 638 nell’anno scolastico 2018-2019, 484 nel 2020-2021 fino a scendere a quota 460 lo scorso settembre riuscendo a conquistare la maglia nera dell’unica scuola sottodimensionata in provincia di Siracusa.

La soluzione prospettata al momento dal Comune sarebbe spezzettare i tre plessi e accorparli ad altre scuole. E più precisamente: il plesso centrale, quello di via Madre Teresa di Calcutta, andrebbe alla vicina scuola Martoglio, mentre via Alcibiade toccherebbe all’istituto Chindemi, e infine il plesso Regina Margherita al Raiti.

Una proposta alla quale si oppongono docenti, genitori, e anche la dirigente scolastica del Raiti, Angela Cucinotta, al momento reggente al Verga.

“L’istituto è un punto di riferimento e un presidio rispondente alle esigenze socio-economiche del territorio e delle famiglie che tradizionalmente fanno riferimento al corpo docente stabile dell’istituto”, si legge in un documento a firma della Cucinotta.

Quella scuola, in un quartiere difficile, è un presidio e una speranza per gli studenti che, grazie ai libri e al confronto con i docenti, possono anche loro sognare un futuro migliore.

Ne sono convinti docenti e preside tanto che in una nota al Comune, la scuola s’impegna ad aumentare le iscrizioni per il prossimo anno fino a superare la soglia dei 500 nuovi studenti.

Per farlo, tutto il personale, è al lavoro già da adesso. “Sono state potenziate le attività di continuità e dei progetti extracurriculari, la lotta alla dispersione scolastica, l’innovazione tecnologica. Si attendono interventi di edilizia scolastica previsti dal Pnrr; – recita il documento firmato dalla dirigente – l’istituto nel corrente anno scolastico, anche a seguito della riduzione delle restrizioni causate dall’emergenza sanitaria, ha mostrato maggiore disponibilità all’ascolto delle problematiche e delle esigenze delle famiglie, potendo realizzare un contatto più diretto. Si ritiene che tale rinnovato rapporto possa influire positivamente sul numero delle iscrizioni”.

“Si valuta la possibilità di inserire il tempo pieno nella scuola primaria– continua la nota- e ci si impegna a una rimodulazione delle aule del plesso Alcibiade a favore di una classe della scuola secondaria come richiesto dai genitori”.

Dal canto proprio la Giunta comunale ha dato l’ok per “proporre alla conferenza provinciale del piano provinciale del dimensionamento e razionalizzazione scolastica per l’anno 2023/2024 di mantenere la personalità giuridica del quarto istituto comprensivo Giovanni Verga qualora le iscrizioni siano superiori a 500 alunni”, così come conferma una delibera.

Per farla breve: 500 iscritti oppure accorpamento. Un anno per la salvezza.


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