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Siracusa in piazza per la Palestina: solidarietà alla Flotilla. Partecipazione massiccia per il corteo

La folla ha attraversato le vie della città intonando lo slogan “Palestina libera”, in segno di vicinanza ai volontari a bordo delle imbarcazioni

Siracusa si è mobilitata per protestare contro il blocco israeliano della Global Sumud Flotilla ed esprimere ancora una volta solidarietà alla popolazione della Striscia di Gaza. La manifestazione rientra nella mobilitazione nazionale indetta dalla Cgil.

Il corteo è partito dal campo scuola “Pippo Di Natale” poco dopo le 9 e ha raggiunto piazza Archimede. Molto partecipato ed eterogeneo, ha visto una massiccia presenza di studenti. In prima fila il segretario generale della Cgil di Siracusa, Franco Nardi, insieme ai componenti del comitato siracusano per la Palestina.

“Noi vicini alla Flotilla”, ha dichiarato Simona Cascio, portavoce del comitato.

La folla ha attraversato le vie della città intonando lo slogan “Palestina libera”, in segno di vicinanza ai volontari a bordo delle imbarcazioni.

Intanto, le 41 navi della Global Sumud Flotilla sono state abbordate e sequestrate dalle forze israeliane a circa 70 miglia da Gaza, in acque internazionali. Sono stati arrestati 450 volontari, tra cui 46 italiani, trasferiti nel carcere di Ketziot: per loro si prospetta l’espulsione o un processo.

Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, è stato presente alla manifestazione organizzata a Siracusa in occasione dello Sciopero Generale per Gaza.
“Sono presente alla manifestazione per rappresentare il Partito Democratico e portare avanti un’idea di pace, contro il silenzio inspiegabile del Governo nazionale – ha sottolineato Spada -. Vogliamo ribadire l’assurdità di questo genocidio portato avanti dalla follia di Netanyahu che sta devastando la popolazione palestinese e distruggendo il futuro dei bambini. Siamo scesi in piazza, insieme ai giovani, ai sindacati e alle associazioni presenti sul territorio per lanciare un messaggio di pace chiaro: questa guerra assurda deve finire subito. Continueremo a farci sentire fino a quando chi rappresenta l’Italia all’estero non sceglierà finalmente di fare altrettanto”.


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