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Siracusa, incidente diplomatico tra Comune e Soprintendenza: non comunicati (e stoppati) i nuovi lavori al Mazzanti

Il nuovo stop, secondo quanto appreso, sarebbe motivato dal fatto che Palazzo Vermexio non avrebbe comunicato alla Soprintendenza il nuovo avvio dei lavori

La Soprintendenza dei Beni culturali di Siracusa ha bloccato i lavori al parcheggio Mazzanti di viale Santa Panagia. Il motivo, secondo quanto appreso, non sarebbe da ricondurre al ritrovamento di una necropoli, ma a un errore grossolano da parte del Comune di Siracusa che avrebbe riavviato il cantiere senza che il Rup facesse la dovuta comunicazione proprio all’altro ente di piazza Duomo.

Un “incidente diplomatico” tra i due enti che fa il paio con quello – forse più grave e noto – avvenuto lo scorso ottobre sul ponte Umbertino, quando l’amministrazione comunale si prodigò in una rapida quanto maldestra messa in sicurezza (con l’utilizzo di un carro attrezzi), senza mettere a conoscenza dell’accaduto né delle operazioni che si stavano svolgendo l’istituto di tutela dei beni culturali.

Allora il Comune si giustificò parlando della necessità di rimuovere il prima possibile il torrione dal ponte e, cercando di mettere una toppa, aveva poi chiesto collaborazione alla Soprintendenza per il restauro. Dopo aver storto il naso ed essersi tirato fuori dalla polemica del momento, Savi Martinez, il soprintendente di Siracusa, si era recato sul posto i sopralluoghi insieme con i dirigenti del Comune ironizzando anche sulla querelle, che in realtà era ancora in corso.

Questa volta, come detto, non c’entrano nulla i ritrovamenti della necropoli al Mazzanti, perché di quelle tombe la Soprintendenza ne era a conoscenza da tempo, già prima della costruzione del vicino supermercato. Sgombrato il campo, quindi, dalle ipotesi sul piatto rimane l’errore del Comune che in questo caso non può nemmeno nascondersi dietro la necessità di una rapida messa in sicurezza.

Un nuovo capitolo di un romanzo infinito, quello del parcheggio di via Mazzanti. Eterna incompiuta di Siracusa nonostante le diverse inaugurazioni delle opere e i continui finanziamenti. L’ultimo, poco inferiore al milione di euro era arrivato nel 2020. E lo scorso 16 dicembre il Comune aveva anticipato il primo Sal da 225 mila euro alla ditta che deve effettuare i lavori. Un avanzamento subito stoppato, almeno fin quando il Comune non risolverà i propri problemi di comunicazione con la Soprintendenza.


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