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Siracusa Incontra Il Cinema D’Impegno Sociale Con L’Ares Short Film Festival

Quattro giorni per scoprire un cinema “altro” – quello dei Festival e delle rassegne di corti indipendenti – che a Siracusa incontra l’impegno sociale in un orizzonte comunicativo esteso dall’arte alla responsabilità d’impresa.

Il Castello Maniace ha assunto in questi giorni la veste di inedito multisala d’essai per ospitare l’A.RE.S Short Film Festival, rassegna-concorso di corti cinematografici patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro della Gioventù – dal Comune di Siracusa e dalla Provincia Regionale di Siracusa, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa, e organizzato dalla società siracusana Ergoform.

«Il Festival – afferma Antonio Casciaro, sociologo e direttore della rassegna – vuol essere un invito a sviluppare una nuova consapevolezza sociale e civile attraverso un confronto pluralistico e interdisciplinare tra soggetti diversi. Se le aziende pubbliche e private riescono a fondere ricerca etica, comunicazione sociale e organizzazione del lavoro in unico approccio, allora si rafforza la capacità di creare innovazione, competitività e sviluppo umano».

Un appuntamento con l’arte filmica a tutto tondo, che spazia dalle proiezioni ai laboratori e agli incontri con gli autori, come Luigi Di Gianni, regista documentarista, autore negli anni ’70 dello sceneggiato Rai Il processo di Kafka e del film  – Nastro d’Argento nel 1975 – Il tempo dell’inizio, a Siracusa in veste di presidente della Giuria del concorso “Short Film”.

Attesa anche la presenza del regista russo Dimitry Lurie, conosciuto per il suo “Teatro della Paura” e per aver creato nel 1994 una casa di produzione indipendente.

Quattro le sezioni in cui si articola il il Festival:

“Short film”, una rassegna concorso dedicata a corti italiani e stranieri di forte contenuto sociale (sicurezza, qualità della vita, diritti civili ed economici, etc.), suddivisi in tre categorie: Animazione, Sperimentale, Documentario. La direzione artistica della sezione è affidata ai consulenti cinematografici Zoltan Fazekas, Sebastiano Pennisi e Alessandro Aiello. Di ampio respiro la scelta delle pellicole, provenienti da Europa, America, Russia, Argentina, Medio-Oriente, con un largo spazio riservato anche ai cineasti siciliani.

“Li mali mestieri”, una sezione speciale, dedicata al regista, sceneggiatore e documentarista, Gianfranco Mingozzi, scomparso recentemente a Roma dopo una lunga malattia. La sezione prende il nome dal corto con cui Mingozzi nel 1962 vinse il Premio internazionale sul cortometraggio al Festival di Venezia. La sezione comprende una retrospettiva delle opere del regista bolognese, tra cui Con il cuore fermo Sicilia (1965, Leone d’oro alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia) e Giorgio/Giorgia (storia di una voce), presentato lo scorso anno al Festival Internazionale del Film di Roma.

– il “Salone della Responsabilità Sociale”, uno spazio all’interno del Festival riservato alle organizzazioni, alle associazioni, alle imprese pubbliche e private che presenteranno le proprie storie, le esperienze e i progetti su temi di rilevanza sociale.

– Laboratori: Sociologia dell’Arte – Urban Young art – dove sarà presentato il cortometraggio sociale Gli ultimi saranno i primi (remake de “Li mali mestieri) realizzato da un gruppo di giovani studenti siracusani in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche sociale del Comune di Siracusa; e Sociologia del Lavoro – Urban Young job – in cui giornalmente lo Sportello Multifunzionale del Centro Internazionale Addestramento Professionale Integrato di Priolo Gargallo fornirà informazioni utili in merito ad opportunità di lavoro e di percorsi formativi.

Tra le pellicole fuori concorso, i corti Autovelox di Gianluca Ansanelli, recentemente presentato al Giffoni Film Festival, e Rosso fango del regista Paolo Ameli – ispirato ad un fatto realmente accaduto –  che racconta di una beffa del destino occorsa al soldato semplice Adolf Hitler, futuro fuhrer.

Fino a domani, da pomeriggio a notte inoltrata, l’occhio aretuseo potrà quindi godere davanti allo schermo, coniugando il puro estetismo alla riflessione.

(Per visualizzare il programma completo della rassegna, clicca qui)

(di Elisabetta La Micela)


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