In tendenza

Siracusa, l’Area marina protetta Plemmirio aderisce a “Mare Caldo”. Preoccupa l’espansione dell’alga caulerpa e del vermocane

L’obiettivo del progetto è quello di studiare gli impatti dei cambiamenti climatici in mare e sviluppare una rete che possa monitorare nel tempo cosa succede nei mari italiani

Mare più caldo e specie aliene nel mare del Plemmirio. E’ il risultato del progetto denominato  “Mare Caldo” di Greenpeace, che prevede continui monitoraggi anche nelle limpide acque della riserva marina siracusana. L’obiettivo del progetto è quello di studiare gli impatti dei cambiamenti climatici in mare e sviluppare una rete che possa monitorare nel tempo cosa succede nei mari italiani.

icon paywall

Questo contenuto è riservato agli abbonati premium

Accesso a tutti i contenuti del sito
DISDICI QUANDO VUOI

Il servizio premium sarà presto disponibile.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni