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Siracusa, le Amministrative della “scontentezza”: tanti maxi schieramenti, ma tutti infelici

Il tutto per l’infelicità dei siracusani che in questo mese e mezzo che li separa dal voto sembrano più confusi che altro

La scontentezza. Questo il leit motiv di questa folle campagna elettorale in vista delle amministrative che oggi dovrebbe finalmente vedere la parola fine su possibili candidati, schieramenti e maggiori coalizioni. Ovviamente con l’infelicità a farla da padrona.

È infelice il centrodestra, che numeri alla mano avrebbe la vittoria in pugno, ma che, a causa della presenza di tante, troppe prime donne, non riesce a fare sintesi e rischia di ritrovarsi nella paradossale situazione di avere almeno due candidati. Quello ufficiale, Ferdinando Messina, che ha portato scontentezza in molti possibili alleati a partire da Edy Bandiera che, stamattina, per recuperare un pizzico di sorriso dopo la delusione di non essere stato il “prescelto” dai big regionali, sarà il candidato “ufficioso”.

Al suo fianco potrebbero convergere tanti possibili “scontenti” dopo la scelta di Messina, a partire da quell’Mpa (in quota Giuseppe Carta) che attende solo notizie dal tavolo regionale (anche lì la scontentezza la fa da padrona). In caso di rottura totale della coalizione, infatti, i lombardiani sarebbero pronti ad abbandonare Messina per spostarsi su Bandiera. O su Officina civica. O su Italia… chissà. Questa è politica fluida.

Ma se a destra si piange, nel centrosinistra di sicuro non si sorride. Perché le frizioni sono all’ordine del giorno e al netto delle dichiarazioni di facciata anche lì la candidata di coalizione Renata Giunta non convince tutti (soprattutto alcune anime del Pd) che si guardano altrove. Dove? Alcuni avrebbero accordi più o meno taciti con Francesco Italia. Altri osservano con attenzione a Officina Civica, che in questi mesi non ha fatto altro che raccogliere e ascoltare le “scontentezze” altrui, provando a fare sintesi al proprio interno. E che, dopo il tavolo del centrodestra di oggi, potrebbe sciogliere il nodo sul candidato sindaco.

Alfredo Foti è stato chiamato a un passo di lato (e di fatto si aggiunge agli scontenti) e al suo posto potrebbero subentrare Gianluca Scrofani (se il tavolo del centrodestra dovesse saltare, così come la candidatura di Messina) o Giancarlo Garozzo (se il centrodestra dovesse restare ufficialmente compatto).

E Francesco Italia? Il sindaco uscente sembra alla finestra, in attesa di decidere le prossime mosse in virtù del quadro che verrà a delinearsi. Così come alcuni suoi possibili candidati che, in caso di una discesa in campo dell’ex sindaco Garozzo potrebbero “scontentare” Italia e passare ad altro schieramento. Per questo il primo cittadino uscente vuole chiudere le liste. Subito.

Il tutto per l’infelicità dei siracusani che in questo mese e mezzo che li separa dal voto sembrano più confusi che altro. Per l’ulteriore “scontentezza” si attenderà l’esito del voto.


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