Dalle origini del movimento 5 stelle alla costituzione di una struttura territoriale che non sia solo gruppi di persone (e cioè i meetup), ma che sia formata anche da un organigramma con un responsabile, andando molto vicino a quella che potrebbe essere una segreteria politica. Eh già perchè il movimento 5 stelle ne ha fatta di strada da quel famoso “non siamo un partito, non siamo una casta, siamo cittadini punto e basta”. E in realtà che questo non accedesse sarebbe stato improbabile.
Lo sa bene il parlamentare Filippo Scerra, al suo secondo mandato a Roma. In opposizione, adesso. Questa mattina, durante un’intervista, Scerra ha ripercorso le tappe dell’evoluzione del movimento: dalle elezioni comunali che fecero di Siracusa una roccaforte pentastellata, fino a oggi. Momento storico in cui M5s è fuori anche dal Consiglio comunale. Su alcuni temi, però “tutte le forze politiche devono rimanere compatti”, dice Scerra.
Uno di questi è sicuramente il nuovo ospedale. Nelle scorse ore, infatti, Scerra ha raggiunto Carlo Gilistro a Palermo.
“Manca un ulteriore step sui finanziamenti – spiega Scerra – e cioè i 147 milioni di euro su cui non c’è una linea di finanziamento. C’è un’intesa dal governo regionale che per noi non è sufficiente, quindi continueremo a porre domande sui fondi mancanti”.
Ma al di là del quadro cittadino e provinciale, Scerra è un parlamentare e il suo pane quotidiano sono i dossier a livello nazionale: decreto sicurezza, questione migranti, pensioni e altro ancora. “Noi riteniamo che – dichiara Scerra – questo Governo abbia fallito su tutto”.
Appuntamento, allora, alle prossime sfide: provinciali (se ci saranno) ed europee. Su questo, però, bocca cucita.
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