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Siracusa, manifestazione e presidio per dire basta al cemento lungo la costa

Non è una semplice protesta, ma una chiamata all'azione per difendere il mare

Non è una semplice protesta, ma una chiamata all’azione per difendere il mare. “Vi è cemento abusivo in spiaggia e quello “autorizzato” va abbattuto per legge”.  Per questo l’associazione LoveArenella ha organizzato per domenica 9 novembre, alle 10:30, una manifestazione con presidio civico contro “l’invasione del cemento che sta soffocando la costa. Abusivismo, nuove cementificazioni: è tutto irregolare e la legge prevede che tutto può e deve essere abbattuto. È un’occasione unica per la città che potrebbe vedere liberata un’intera spiaggia, quella dell’Arenella – affermano i responsabili dell’associazione -. Ci opponiamo con forza alla cementificazione in atto, denunciando la presenza di manufatti che risultano abusivi (ad esempio le mura di cinta) e di altri la cui ricostruzione è stata autorizzata sebbene siano crollati trovandosi in battigia. Non è più tollerabile”.

Per dimostrare che l’Arenella è viva e di tutti, l’azione di protesta si trasformerà in un’autentica giornata a mare all’insegna della condivisione e del rispetto ambientale. Prima un pranzo collettivo che “sarà un momento conviviale e semplice: distribuiremo gratuitamente della buonissima pasta al forno preparata in casa (per massimo 50 persone). Per un impatto zero, ognuno è caldamente invitato a portare ciò che può e, soprattutto, posate, bicchiere e piatti rigorosamente in materiale biodegradabile. La giornata sarà arricchita anche da una lezione offerta da un maestro di yoga e da momenti musicali spontanei. L’intero evento si svolgerà in totale libertà e con uno spirito di condivisione puro, senza alcuna occupazione di suolo pubblico, come se fosse una normale, bellissima giornata in spiaggia. In questa occasione, sarà anche possibile sostenere attivamente la causa, aderendo all’associazione Love Arenella, in prima linea per la tutela del litorale. Invitiamo la cittadinanza a partecipare per riaffermare il diritto a una costa libera e fruibile da tutti” concludono gli organizzatori.


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