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Siracusa, miasmi nella zona industriale. L’assessore Raimondo: “gli enti di controllo devono indicare i responsabili e punirli”

"Non spetta alle amministrazioni comunali dire se la colpa di questi eventi sia da attribuire ai claus o al tas o al depuratore consortile - conclude - gli strumenti ci sono, adesso attendiamo risposte"

“Abbiamo centraline fisse, mobili, spettrometri di massa, nasi elettronici, canister, canister a soglia, modellistica, app, etc etc che ci hanno portato dati e report. Qualche amministrazione temeraria li ha sottoposti nei tavoli Aia, scontrandosi con sindacati e Comuni distratti: forse sarebbe il caso che gli enti di controllo oltre a fornire numeri indicassero anche i responsabili al fine di tutelare gli impianti virtuosi e punire chi non rispetta il territorio”. A dirlo è l’assessore alla Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento del Comune di Siracusa, Giuseppe Raimondo, dopo le segnalazioni di miasmi nella zona industriale di Priolo che ha visto intervenire il sindaco Pippo Gianni che ha chiesto di sapere urgentemente quali sostanze fossero state sprigionate e il deputato 5 Stelle Giorgio Pasqua che ha evidenziato la mancanza del decreto attuativo da parte del Governo Musumeci.

I cittadini hanno indicato una tipologia di odore riconducibile principalmente a idrocarburi. Ancor prima delle segnalazioni, già nella tarda mattinata del 18 maggio, il sindaco Gianni aveva dato mandato al Comando di Polizia Municipale di intervenire sulla 114, dove erano stati avvertiti i primi odori, e aveva chiesto notizie alle aziende della zona industriale. Alle 15:30 era stato effettuato un primo campionamento dell’aria, tramite canister. Alle 19:30 un nuovo campionamento, con l’ausilio dei funzionari Arpa.

“Durante l’evento – aveva fatto sapere il sindaco Gianni – il traffico marittimo nel golfo di Augusta è stato intenso, con la presenza in rada e in mare aperto di navicisterne. Nelle ore antecedenti e immediatamente successive agli Alert, i dati di monitoraggio della qualità dell’aria rilevati dalle stazioni gestite da Arpa Sicilia hanno indicato modesti superamenti delle soglie di riferimento per Nmhc, idrocarburi non metanici. Alle 21 è stata invece segnalata una concentrazione media oraria di H2S, idrogeno solforato, pari a 9,2 pg/m3 presso la stazione di monitoraggio di qualità dell’aria “Priolo”, superiore alla soglia di 7 ug/m3, individuata come indicatore dei disturbi olfattivi. Tale concentrazione di H2S potrebbe quindi essere correlata alle molestie olfattive segnalate dalla popolazione. I risultati dei canister, delle analisi chimiche ed olfattometriche sui campioni d’aria prelevati sia dai campionatori automatici che manualmente saranno resi noti non appena disponibili”.

L’assessore Raimondo, già esperto anche del sindaco di Priolo, non si trova d’accordo però con la gestione di questo tipo di comunicazione: “non spetta alle amministrazioni comunali dire se la colpa di questi eventi sia da attribuire ai claus o al tas o al depuratore consortile – conclude – gli strumenti ci sono, adesso attendiamo risposte”.


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