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Siracusa, morte di Calogero Rizzuto: la Procura chiede l’archiviazione

All’epoca degli avvenimenti sulla patologia erano scarse le conoscenze ma soprattutto il successivo interessamento “multisistemico della malattia”

Chiesta l’archiviazione sulla morte dell’allora direttore del Parco archeologico di Siracusa Calogero Rizzuto, deceduto a marzo del 2020 dopo aver contratto il covid. La richiesta è stata avanzata dal Pm Carlo Enea Parodi e si attende la decisione del gip. Parallelamente all’apertura del fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Siracusa che vede 11 indagati, la Regione nominò anche un pool di esperti per accertare la gestione del caso clinico e contestualmente commissariò di fatto l’Asp con un covid team nella fase iniziale della pandemia.

La gestione emergenziale si è in seguito assestata su quella che sembra essere una routine, ma sul fronte giudiziario sono state seguite altre strade e i consulenti – Francesco Saverio Faella, Giuseppe Ragazzi e Fortunato Stimoli – avevano già risposto alle questioni poste dal magistrato titolare dell’indagine. “Non è possibile affermare – scrivevano i periti nel documento – che una maggiore tempestività nella formulazione diagnostica o un migliore coordinamento delle informazione e del risultato della positività dei tamponi eseguiti avrebbe con altra probabilità logica, prossimo alla certezza, evitato il decesso del paziente”. I consulenti avevano però ritenuto “censurabile“, il comportamento di due dirigenti medici nella gestione del caso clinico e incomprensibili i ritardi sull’esito dei tamponi (3 giorni).

In seguito il Governo nazionale ha previsto lo “scudo penale” per tutti i medici impegnati durante l’emergenza epidemiologica da covid sottolineando come omicidio e lesioni personali colpose fossero punibili solo per colpa grave. In questo caso non si tratterebbe però di protezioni legislative e assicurative ma di una scelta cui è giunta la Procura della Repubblica. All’epoca degli avvenimenti sulla patologia erano scarse le conoscenze ma soprattutto il successivo interessamento “multisistemico della malattia”. Del covid, insomma, si sapeva ben poco.

Solo dopo, infatti, è stato evidenziato che l’interessamento polmonare e i problemi respiratori sono la punta di un iceberg della malattia e che l’entità della risposta è imprevedibile. L’aggravamento clinico delle condizioni di Rizzuto aveva reso necessario il ricovero in rianimazione dove i sanitari hanno correttamente praticato la terapia farmacologica e rianimatoria oggi nota. Dopo una fase critica e una transitoria stabilizzazione, le condizioni sono però in seguito precipitate fino all’arresto cardiaco e alla morte.


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