Conferiti ieri pomeriggio gli incarichi ai periti balistici che dovranno chiarire alcuni dubbi sugli eventi che hanno portato alla morte di Massimo Calogero Giuliana, la guardia giurata ferita da un proiettile esploso, pare, dalla sua stessa arma mentre era in servizio.
Il Tribunale ha nominato l’ingegnere Manlio Averna e il professor Giuseppe Di Forti, a cui ha affidato anche l’incarico di compiere gli accertamenti balistici per il suicidio della donna Carabiniere, che si sarebbe tolta la vita la notte fra il 27 e il 28 febbraio sparandosi un colpo in testa con l’arma d’ordinanza.
Per entrambe le indagini la Procura ha iscritto delle persone nel registro degli indagati: il collega della guardia giurata, accusato di omicidio, e il marito del Carabiniere per istigazione al suicidio. Un atto dovuto per permettere loro di prendere parte alle attività tecniche. E infatti, la famiglia della guardia giurata si è rivolta a un legale, il penalista Alessandro Cotzia il quale, ieri, ha nominato il perito balistico di parte, l’ingegnere Antonino Cucurullo che affiancherà i consulenti incaricati dal Pubblico Ministero.
“Poichè i familiari del deceduto Calogero Giuliana stanno vivendo giorni molto difficili, non riuscendo a spiegarsi cosa sia potuto succedere al loro congiunto, sto cercando, quale difensore delle persone offese, di dar loro il massimo supporto possibile – spiega Alessandro Cotzia -. La Procura della Repubblica di Siracusa sta disponendo scrupolosamente tutti gli accertamenti del caso, sia medico-legali che balistici, al fine di chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto, senza tralasciare il minimo aspetto della vicenda. Al momento, infatti, ai familiari di Giuliana interessa soltanto sapere cosa, ed eventualmente chi, abbia cagionato il decesso del loro congiunto, persona particolarmente esperta nel maneggiare le armi. Una delle maggiori perplessità dei familiari riguarda, ad esempio, il foro di entrata del proiettile che avrebbe determinato il decesso dell’uomo, foro situato quasi dietro la nuca e, dunque, in posizione tale da far sorgere, legittimamente, forti dubbi sull’accaduto e, segnatamente, sull’ipotesi del mero incidente. Anche per tali ragioni, le persone offese hanno ritenuto di incaricare un proprio consulente di parte, esperto balistico, per affiancare gli eccellenti consulenti incaricati dal Pubblico Ministero“.
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