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Siracusa, “nessun caso di scabbia o altro al centro commerciale”: la direttrice smentisce tutte le fake news |L'intervista con Francesco Magnano

Tanti, tantissimi, i messaggi che girano nelle chat whatsapp e nei gruppi social dei cittadini siracusani riportando una serie di fake news su una presunta e del tutto priva di fondamento di una qualche epidemia di virus tra cui la scabbia

“A oggi non ci sono stati casi di infezioni particolari all’interno del centro commerciale Belvedere”. Queste le parole di Francesca Maurigi, direttore della struttura in contrada Spalla che in questo momento è al centro di una polemica del tutto sterile.

Tanti, tantissimi i messaggi che girano nelle chat whatsapp e nei gruppi social dei cittadini siracusani, riportando una serie di fake news su una presunta e del tutto priva di fondamento epidemia di virus tra cui la scabbia. Stando a queste bufale che circolano, a diffondere le malattie sarebbero stati i migranti accolti nell’ex hotel Siracusa.

Facile verificare che si tratta di una fake news. La scabbia, infatti, viene trasmessa attraverso il contatto prolungato tra la pelle oppure mediante rapporti sessuali con un’altra persona infetta; gli acari non possono saltare né volare, questo significa che il contagio può solo avvenire attraverso il contatto diretto con il parassita (né tantomeno tramite il contatto con le superfici).

L’ex hotel Siracusa, da qualche mese, è un centro di “primissima” accoglienza per migranti: un luogo in cui le persone sostano per non più di 7 giorni.

Ma probabilmente la città se ne sta accorgendo soltanto in queste ultime settimane. Il motivo è presto detto: quella struttura adesso è piena (sebbene proprio in queste ore si stia provvedendo ai trasferimenti). E la presenza degli ospiti si nota dalla biancheria stesa (che nella fase di passaggio da albergo a centro di accoglienza non c’era) e dal viavai in strada (e all’ingresso del centro commerciale). Da qui il chiacchiericcio anche su una presunta quarantena di alcuni dipendenti.

“Il centro commerciale – continua Maurigi – è regolarmente aperto e nessuno del personale lamenta problemi di salute”.

E poi, la direttrice del centro tiene a precisare che: “non si sono registrati casi di furti o atti vandalici o violenze all’interno della struttura”. Una precisazione per tutti coloro che continuano ad alimentare fake news anche su questioni legate alla sicurezza.


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