Ieri assemblea – anzi, assemblee – dei lavoratori ogni ora la mattina e ieri sera dalle 19 alle 20. E oggi sit in dalle 10 alle 12, davanti alla Prefettura in piazza Archimede per i dipendenti Igm. Alla base della protesta la mancata corresponsione di alcune mensilità degli stipendi e le risposte dell’azienda dopo l’incontro avuto il 4 maggio scorso. Cgli, Cisl e Uil, dopo avere indetto lo stato di agitazione, hanno chiesto l’apertura di un tavolo tecnico in Prefettura attorno al quale riunire, oltre al sindacato, l’azienda e l’amministrazione comunale.
“Manca il pagamento del primo mese mentre per il secondo la scadenza è il 15 – fanno sapere da Igm – ma i dipendenti sono preoccupati perché dal Comune non giungevano notizie confortanti e hanno optato per questa soluzione. Sono cifre notevoli, e se il Comune non paga, non abbiamo dove prendere i soldi“.
Intanto proprio oggi l’amministrazione comunale ha proceduto al pagamento in acconto di 500 mila euro per il mese di marzo, mentre per il canone di aprile l’assessore all’Ambiente Pierpaolo Coppa tiene a precisare: “da capitolato è possibile pagarlo entro il 30 maggio, è l’azienda che deve pagare lo stipendio ai dipendenti il 15, semmai, ma noi entro il 30 del mese successivo. Siamo purtroppo in ritardo di un mese ma stiamo provvedendo”.
Le segreterie territoriali Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Ugl, Filas, Cobas Lp ritengono però insostenibile la prassi ormai consolidata posta in essere da Igm di non pagare le retribuzioni dei lavoratori nel rispetto della vigente disciplina contrattuale e intollerabile la leggerezza e la superficialità con la quale ogni mese società e amministrazione comunale si adoperano nei confronti dei lavoratori per il recupero delle somme. “Dall’amministrazione comunale, quale committente, si auspicava una determinata presa di posizione invece del totale disinteresse , anzi l’amministrazione si è sempre interessata ad attaccare l’operato dei lavoratori e non dell’azienda – affermano con una nota congiunta – Lavoratori che non intendono più sopportare la mortificazione di far apparire il diritto alla retribuzione quale richiesta di un’elemosina anche perchè questa consuetudine aziendale ha fatto si che gli stessi siano soggetti a morosità e liste nere da parte degli istituti di credito tutto questo è causa di forte stress e di sconforto, queste emozioni si manifestano, in azioni dettate dalla disperazione, come ultimo, l’astensione spontanea dei lavoratori in data 24 Aprile c.a. il quale, con grande segno di responsabilità da parte degli stessi, è subito rientrato”.
Resta inteso che è volontà delle organizzazioni sindacali trovare le idonee e appropriate soluzioni a tutte le problematiche attraverso le modalità concertative ma il perdurare di tali problematiche senza gli appositi confronti con le parti sociali determineranno la tutela e la difesa dei diritti dei lavoratori in tutte le forme contrattuali e normative. Quindi i sindacati hanno chiesto al prefetto Castaldo un intervento esaustivo a colmare le attuali gravissime carenze, che perdurano da troppo tempo, a cui tutti i lavoratori dell’igiene ambientale di Siracusa e le loro famiglie sono sottoposti.
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