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Siracusa, Oggi sit in dei lavoratori infopoint e Gpg dell’ex Provincia regionale: “Si rispettino i nostri diritti”

Questa mattina sit in di protesta dei lavoratori della Provincia Regionale di Siracusa, oggi Libero Consorzio Comunale, in forza all’Infopoint Turistico e alle Guardie Particolari Giurate, per accendere i riflettori delle istituzioni sulla vertenza in atto che riguarda tredici famiglie in una situazione di estrema fragilità sociale.

Il presidio si è svolto dalle 7,30 alle 10,30 dinnanzi al Palazzo di Giustizia e dalle 11,30 davanti la Prefettura fino alle 14. Al sit in ha preso parte anche l’Rsu Alberto Scuderi, in sciopero della fame da giovedì scorso. Con questa protesta si chiedere un intervento della Procura della Repubblica e del Prefetto per accertare eventuali illeciti.

Il comitato chiede giustizia ed elenca 13 punti nel volantino distribuito in mattinata: “Siamo dipendenti pubblici a tempo indeterminato – sottolineano – Abbiamo partecipato ad un bando pubblico, che prevedeva l’integrazione da 27 a 36 ore. Abbiamo lavorato a 36 ore per oltre 3 anni. Abbiamo richiesto il consolidamento dell’orario di lavoro. Ci hanno ridotto improvvisamente da 36 a 27 ore. Non hanno risposto ai nostri quesiti costringendoci a fare causa. Siamo in attesa da 3 anni di circa 5.000 euro di maggiorazioni riconosciute. Abbiamo acquisito dei diritti in buona fede e continuiamo a lavorare negli stessi servizi. Il rapporto di lavoro nato in forma di tempo parziale può trasformarsi a tempo pieno nonostante la diversa manifestazione di volontà delle parti, sulla base della costante effettuazione da parte del lavoratore di un orario di lavoro prossimo a quello pieno. Risulta del tutto inutile ogni discussione sulla possibilità di riscontrare o meno una volontà novativa della parti, una volta che sia stata dimostrata la costante effettuazione di un orario di lavoro prossimo a quello stabilito per il lavoro a tempo pieno. La disciplina del consolidamento rappresenta una sorta di sanzione indiretta per il datore di lavoro pubblico che ha utilizzato le prestazioni dello stesso al di là dei vicoli di durata previsti per questa tipologia di rapporto nel contratto individuale formalmente stipulato per la costituzione del rapporto a tempo parziale. L’effettuazione delle prestazioni di lavoro aggiuntivo per oltre 3 anni, è stata formalmente e preventivamente autorizzata, con conseguente assunzione di responsabilità del dirigente. Non spettava ai lavoratori verificare se c’era un impegno di spesa“.


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