È stato arrestato questa mattina all’aeroporto di Fiumicino a Roma Marco Gennaro, il 19enne ritenuto complice di Andrea Tranchina nel barbaro omicidio di Pippo Scarso, arrivato dagli Usa dove pare sia stato ospitato dai parenti della madre.
L’anziano era stato vittima di episodi di bullismo da parte dei due e di un terzo ragazzo, che non ha partecipato al raid poi rivelatosi mortale, ed è morto al Cannizzaro di Catania dopo circa tre mesi di agonia. La Squadra mobile, su delega della Procura di Siracusa, fin dalle prime battute ha analizzato i sistemi di video sorveglianza e cercato elementi utili tra i vicini della vittima e gli esercenti della zona, trovandosi però di fronte a un muro di omertà.
È solo dopo la testimonianza del terzo ragazzo e di un’altra persona venuta a conoscenza dell’accaduto, infatti, che gli agenti della Mobile sono riusciti ad arrestare uno dei presunti autori dell’omicidio di don Pippo. Per Andrea Tranchina sono scattate le manette e il gip ha convalidato il fermo e la custodia cautelare in carcere, mentre era ancora a piede libero l’amico, fuggito dall’Italia, prima in Polonia pare e successivamente negli Usa.
Ed effettivamente Gennaro aveva comprato un biglietto di andata e ritorno dagli Stati Uniti, con volo da New York per Roma previsto nella notte e arrivo alle 7 del mattino del 5 gennaio dopo una serie di voli interni. Ad aspettarlo in aeroporto, però, c’erano gli agenti della Mobile che hanno stretto le manette ai polsi del 19enne, il quale è adesso alla casa circondariale di Civitavecchia.
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