Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Avv. Salvo Salerno del Comitato Quartieri Fuori dal Comune
“Il vergognoso stato di degrado di Ortigia, che tante volte abbiamo documentato, trova oggi un’altra perla nell’uovo di Pasqua: le carcasse annerite di due autovetture incendiate nella notte sul Lungomare di Ortigia, nello spazio riservato ai residenti, a pochi metri dal Castello Maniace, il simbolo (solo) mediatico-propagandistico della vocazione “culturale” del nostro Centro Storico.
Per una classe politica, Sindaco in testa, che si riempie la bocca del titolo UNESCO giusto nelle passerelle cerimoniali due-tre volte l’anno, ma poi si svuota la coscienza del proprio nullismo per tutto il resto dell’anno, è un ennesima prova di fallimento!
E come un ottimo biglietto da visita per la Città, le carcasse annerite faranno buona mostra di sé ai turisti e crocieristi che gireranno per il lungomare in cerca di bellezze e civiltà urbane, ed invece scatteranno una foto ricordo da ghetto di periferia che legherà Siracusa più a Scampia che a Barcellona o Nizza. Auspicandone, per carità di patria, una pronta rimozione, non possiamo esimerci qui dal fare una più ampia riflessione di sistema.
Una delle due autovetture – quella da cui forse è partito l’incendio – pare avesse un pass temporaneo. Ora, se tale pass è stato rilasciato dai Vigili Urbani ad un vero residente, in attesa del pass definitivo, fine.
Ma se invece tale pass temporaneo è stato concesso – come avviene per centinaia di altri casi – ad ospiti di hotel o di B&B, allora occorre indagare anche sul profilo dell’ordine pubblico, ricordandosi che Ortigia non è nuova a certi tipi di incendi e noi siracusani non ce la possiamo raccontare con le cartoline di Visentin.
A parte le suddette considerazioni, vogliamo denunciare con forza lo scempio socio-urbanistico che vede oggi Ortigia ridotta tutta a un B & B i cui proprietari sono residenti solo sulla carta, cioè quanto basta per ottenere un Pass per sé dai VV.UU. e poi un altro Pass provvisorio per i propri clienti, col risultato che Ortigia si riempie ancor di più di autovetture e si svuota di veri residenti.
Non c’è più il presidio autoctono, ci sono solo forestieri del week end e automobilisti in carosello e avventori di trattorie, questa è la causa del degrado!
Con quale faccia questa Amministrazione comunale prima dichiara di sposare la ratio di concedere i contributi di ristrutturazione abitativa solo ai veri residenti e poi nei fatti sostiene lo svuotamento di Ortigia incentivando (appunto con la politica dei pass temporanei ai forestieri) la trasformazione di quei residenti in gestori di locande e affittacamere?!
Perché un forestiero non può limitarsi alla sosta solo per lo scarico dei bagagli e poi andare a parcheggiare nei garage o parcheggi pubblici fuori dalla zona monumentale?
Perché non può andarsene a piedi a dormire nel suo hotel o B&B, se già questo lo fanno sempre più numerosi residenti di Ortigia quando tornano a casa, senza aver trovato un parcheggio cui pure avrebbero diritto?
Ecco la realtà: i veri residenti scappano per l’invivibilità del quartiere. Ed oggi Ortigia, per la politica totalmente permissivista della Giunta Visentin, è presidiata solo da un traffico veicolare sproporzionato, dalla movida cafona e svaccata di periferia, dalle truppe di turisti “guarda e scappa”, dagli abusivi, dai teppisti e oggi … dagli incendi!
Occorre anche dire una verità che tutti sanno: molti, troppi esercenti di locali controllano politicamente questa Amministrazione e in alcuni casi sono essi stessi eletti nei consigli rappresentativi, e questo è uno sfacciato conflitto di interessi a danno di Ortigia in sé come valore e a danno della cittadinanza rispettosa delle regole.
E non basta organizzare eventi di spettacolo al Maniace per darsi una patina immeritata di amministratore colto, nascondendosi dietro la bellezza del monumento! Triste inganno che vuol nascondere lo scenario di sozzo degrado e di indicibile offesa che giornalmente viene arrecato al nostro Centro Storico, da quella stessa classe politica che fa le passerelle!
Finoggi aperti nemici della ZTL, Visentin, l’assessore Messina e l’ineffabile assessore alla mobilità Basile fanno ancora finta di non capire che solo la restituzione di Ortigia al traffico interno veicolare, con esclusione del traffico esterno, il potenziamento del trasporto pubblico e la reintroduzione della videosorveglianza a tutti gli accessi (a suo tempo istituita con molta spesa pubblica..!) potrà selezionare i visitatori e tutelare l’ordine pubblico.
Di questo passo e con questo stile neocafone Siracusa finirà per perdere quel rango di sito culturale di alto profilo che le ha guadagnato l’iscrizione nella lista UNESCO!
Ricordiamo che, addirittura il 4 settembre 2008, dopo il ns. Atto di Interpello di 3 gg. prima al Sindaco e all’UNESCO, Visentin rilasciava un comunicato (vedi allegato) nel quale prometteva di ripristinare la ZTL dopo un confronto con le associazioni e i cittadini!
Mai nulla è invece accaduto!
Sempre il Sindaco, dopo il G8 che aveva visto il ritorno per alcuni giorni della pedonalizzazione, scriveva il 21 aprile 2009 così “Commetteremmo un errore strategico se lasciassimo passare questo appuntamento senza coglierne tutte le potenzialità, per tracciare un percorso sul tema della lotta all’inquinamento e della vivibilità urbana” (vedi allegato).
Poi è stato il turno del P.U.T. e del P.U.M.! Anche in questo caso Visentin ha messo le mani avanti e ci ha spiegato che occorreva fare le cose per benino, con calma! Eh già, con calma, il tempo di arrivare a completare il suo mandato e mantenere gli impegni con quella ben individuata quota di elettorato contrario alla pedonalizzazione!
La questione è evidentemente ben collegata al problema della tutela del territorio, del delle coste, della revisione del PRG e corrisponde ad una strategia complessiva di svendita della città che è a tutti chiara!
E questa è la politica di Visentin: galleggiare sull’esistente e rinviare le decisioni senza troppo dispiacere a nessuno, dare in pasto Ortigia agli amici ed elettori. Di tutto questo dovrebbe rendere conto il Sindaco e solo per questo, non certo per i giochetti della sua maggioranza che tanto lo irritano, dovrebbe pensare alle dimissioni!
Avv. Salvatore Salerno”
C I T T À D I S I R A C U S A
U F F I C I O S T A M P A E COMUNICAZIONE
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COMUNICATO STAMPA
ZTL in Ortigia, dichiarazione del sindaco Roberto Visentin
Siracusa, 4/9/2008- “Nessuna modifica nel piano di viabilità in Ortigia né tanto meno alcuna rivisitazione sulle ZTL nel centro storico: l’ordinanza di modifica alla viabilità, per alcune ore, nelle giornate festive e prefestive, aveva carattere sperimentale per verificare soluzioni alternative in quelli che sono i periodi di maggiore presenza di auto e persone verso Ortigia. Una misura sperimentale volta anche a diminuire il traffico veicolare e il livello di inquinamento che si viene a determinare nell’area monumentale il sabato sera e la domenica”.
Lo dichiara il sindaco, Roberto Visentin, che aggiunge: “Come Amministrazione intendiamo affrontare il problema delle ZTL con metodologia ma soprattutto con la concertazione. Con la piena ripresa dell’attività dopo la pausa estiva siamo adesso in condizione di avviare un confronto con tutte le parti interessate:concertazione, quindi, e non solo con il Consiglio Comunale, ma anche con le categorie economiche e produttive che operano in Ortigia, con il modo dell’associazionismo, con i cittadini: è chiaro che una decisione sarà presa, ma essa verrà al termine di un percorso dialettico e sarà frutto di una scelta condivisa”.
C I T T À D I S I R A C U S A
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
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COMUNICATO STAMPA
G8 Ambiente, intervento del sindaco Roberto Visentin
Siracusa, 21 aprile ’09 – I temi della sostenibilità ambientale hanno avuto un ruolo primario nell’azione di governo della città. In questi anni abbiamo lavorato per cambiare il volto di Siracusa, per cercare di ridarle quello splendore frutto di tremila anni di storia ma stravolto da scelte infelici che, nel passato e in alcuni ambiti, ne hanno mortificato la portata. Se oggi Siracusa è tornata al suo splendore, recuperando spazi di vivibilità al suo interno insperati fino a qualche anno fa, è perché abbiamo tenuto presente sempre il richiamo allo sviluppo urbano sostenibile; se oggi il nostro centro storico è la cartolina del turismo siciliano è perché ad Ortigia abbiamo guardato come ad uno scrigno che, una volta riscoperto e reso fruibile, doveva affermare il suo carattere di Patrimonio dell’Umanità capace di contemperare le esigenze dei residenti e dei turisti.
Ringraziamo, allora, il ministro Stefania Prestigiacomo per avere scelto Siracusa come sede del G8 Ambiente. Da questo vertice così autorevole ed importante, che ci mette sulla ribalta internazionale, ci attendiamo indicazioni per il futuro, soluzioni che certo vanno valutate su scala planetaria ma che possano essere punti di riferimento per politiche ambientali anche in sede locale. Ci piacerebbe che il G8 Ambiente diventasse per Siracusa un’occasione rispetto alla più generale questione ambientale. Commetteremmo un errore strategico se lasciassimo passare questo appuntamento senza coglierne tutte le potenzialità, per tracciare un percorso sul tema della lotta all’inquinamento e della vivibilità urbana.
Da anni l’amministrazione comunale di Siracusa è impegnata a recuperare i ritardi accumulati sul fronte della salvaguardia ambientale, frutto di un’impostazione prevalentemente industriale dello sviluppo. Le nostre vere risorse principali sono la varietà monumentale ed architettonica, non solo quella del centro storico; sono i prodotti della terra e dell’enogastronomia; sono il mare, la costa e un entroterra tutto da scoprire. Risorse irripetibili e potenzialmente indistruttibili. Sono sicuro che la gente della nostra terra è pienamente cosciente della sue risorse e della necessità che vengano difese e salvaguardate.
Sul piano della scelte amministrative, il piano regolatore generale, approvato due anni fa dopo parecchi decenni di vuoto normativo, è un felice tentativo di dare corpo alle idee e alle aspettative dei cittadini, proprio partendo dalle risorse e dall’esigenza di affermare una nuova cultura del territorio. Ci siamo dotati di un piano regolatore del porto per dare organicità ai necessari investimenti infrastrutturali, pubblici e privati.
Prima della prossima estate avremo raggiunto l’obietto di un’illuminazione pubblica a basso consumo, con la prospettiva di risparmio energetico del 20 per cento rispetto al passato; disporremo della prima pista ciclabile della città; avremo messo a regime un servizio di bike sharing. Siamo impegnati in un progetto per la realizzazione di una vasta zona alberata come barriera verde antinquinamento e, nel volgere di qualche mese, disporremo di tutte le informazioni per una corretta organizzazione della mobilità urbana e dei flussi di traffico. Iniziative portate avanti con lo sguardo rivolto ai programmi internazionali, inseriti a pieno titolo nel percorsi indicati da Agenda 21 e dal Piano di sviluppo sostenibile.
Tuttavia, ci sono sfide che gli enti locali, con le loro scarse forze, non possono affrontare se non con il determinante contributo degli stati nazionali e delle istituzione europee. Siracusa ha nel polo petrolchimico – uno dei più vasti del continente – una voce determinante della sua ricchezza complessiva. Si illude chi pensa che si possa fare a meno di un insediamento industriale di tale portata, ma ciò che chiediamo è che esso cessi di essere una minaccia per l’ambiente e per la realizzazione del nuovo modello di sviluppo locale che ho prima descritto.
L’accordo di programma per la chimica, già varato, rappresenta un modello di collaborazione istituzionale e sociale per il raggiungimento di un obiettivo comune. Ma è necessario, inoltre, procedere in tempi brevi alle bonifiche e all’innovazione tecnologica dei processi produttivi, affinché si possa compiere quella convivenza tra industria ed ambiente alla quale tutti aspiriamo.
È questa la richiesta che consegno agli autorevoli protagonisti di questo G8 Ambiente, sapendo che non si tratta solo dell’istanza di una città del meridione d’Europa ma delle legittime aspirazione di chi intende guardare con pragmatismo alla sfida della modernità.
Roberto Visentin
Sindaco di Siracusa
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