A partire da oggi, Siracusa offre una nuova e suggestiva opportunità per celebrare matrimoni e unioni civili: il cortile di Palazzo Gargallo, entra ufficialmente nella lista delle location disponibili grazie a una delibera della Giunta comunale. Con questa aggiunta, la città continua a promuovere i suoi spazi di pregio, creando un connubio tra storia, cultura e momenti indimenticabili per le coppie.
Le celebrazioni saranno organizzate nei giorni dal lunedì al venerdì, con orari mattutini dalle 9:30 alle 12, mentre il martedì e giovedì anche il pomeriggio, dalle 15:30 alle 17. È prevista la possibilità di richiedere orari straordinari: il lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio dalle 15:30 alle 18:00, il sabato mattina dalle 10 alle 13, e il sabato pomeriggio dalle 16 alle 18, in base alla Delibera di Giunta n. 24 del 4 marzo 2024.
Il costo per il nuovo spazio del cortile di Palazzo Gargallo è di 300 euro in orario ordinario, che sale a 500 euro in orario straordinario o per le cerimonie programmate il sabato pomeriggio. Questo si aggiunge a un tariffario già definito per le altre sedi cittadine, come il Salone Paolo Borsellino (320 euro, 540 euro in orario straordinario e 640 euro il sabato pomeriggio) e le Latomie dei Cappuccini, il cui costo arriva fino a 1.250 euro per il sabato pomeriggio.
Con lo stesso provvedimento, inoltre, l’amministrazione rimodula al rialzo – visto l’elevato numero di richieste – le tariffe della stanza del sindaco, la Sala Caracciolo: per dire “sì” in quell’area infatti adesso serviranno 200 euro (rispetto ai 150 iniziali), che diventano 250 euro in orario straordinario e 350 il sabato pomeriggio.
Non solo bellezza architettonica: le cerimonie potranno essere arricchite da addobbi floreali e decorazioni, a condizione che siano sobrie e rispettose del luogo, e accompagnate da intermezzi musicali che sottolineino il carattere gioioso dell’evento. Le coppie avranno la responsabilità di lasciare gli spazi in condizioni impeccabili e di coprire eventuali danni.
Inoltre, il Comune ha previsto l’esclusione delle celebrazioni in alcune date specifiche, come le festività natalizie e altri giorni di festa nazionale, oltre a determinati periodi di agosto.
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