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Siracusa, pesca abusiva in zona “A” del Plemmirio: sequestro e deferimento

La zona A è di massima protezione e al suo interno sono consentite le attività scientifiche e le immersioni subacquee svolte soltanto dai diving autorizzati dall’ente gestore. Non è possibile ancorare

Non si fermano le operazioni di polizia marittima condotte dai militari della Guardia Costiera su più fronti, sia in mare che sulla terraferma ricadente nel Compartimento Marittimo di Siracusa ed in particolar modo, lungo il periplo dell’Area marina protetta del Plemmirio ove, si rammenta, è presente un habitat complesso e sensibile, suddiviso in tre zone, sottoposte a diverso regime di tutela, tenuto conto delle caratteristiche ambientali e della situazione socio-economica presenti.

La zona A di riserva integrale comprende il tratto di mare prospiciente la Costa di Capo Murro di Porco. La zona A è di massima protezione e al suo interno sono consentite le attività scientifiche e le immersioni subacquee svolte soltanto dai diving autorizzati dall’ente gestore. Non è possibile ancorare. La zona B di riserva generale comprende il tratto di mare prospiciente la costa compresa tra Cala di Massolivieri e Punta di Milocca ove è possibile immergersi, nei soli siti individuati dall’ente gestore, ed effettuare la piccola pesca artigianale ad opera delle imprese di pesca locali. Non è possibile ancorare, ma è consentito, secondo le modalità stabilite dall’ente gestore, l’ormeggio ai campi boe predisposti stagionalmente dall’Area Marina Protetta del Plemmirio. La zona C di riserva parziale comprende il residuo tratto di mare all’interno del perimetro dell’area marina protetta, ove è possibile effettuare le medesime attività della zona B consentite anche ai non residenti nel comune di Siracusa. E’ possibile ancorare solo nei luoghi e secondo le modalità indicate dall’ente gestore.

Lo sforzo operativo posto in essere il 23 gennaio, a seguito di segnalazioni telefoniche pervenute dal Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio, ha prodotto, in conformità a quanto previsto dal Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, l’elevazione una notizia di reato a carico di un diportista intento alla pesca abusiva nello specchio acqueo della riserva integrale – zona A – dell’A.M.P..

Il soggetto, a bordo di un’unità da diporto priva di alcuna licenza per l’esercizio della pesca professionale, veniva avvistato tramite il sistema di videosorveglianza dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, installato nella sala operativa del Comando della Capitaneria di porto di Siracusa. I militari della sala operativa, garantendo un costante monitoraggio dell’attività illecita in corso, disponevano l’uscita in mare della dipendente motovedetta “CP 764”, fornendo al tempo stesso chiare indicazioni sul quadro operativo in corso. Poco dopo, il trasgressore veniva intercettato dalla “CP 764” che interrompeva immediatamente l’attività di pesca illecita, provvedeva altresì ad identificare lo stesso per il successivo deferimento all’Autorità Giudiziaria ed a porre in essere il consequenziale sequestro penale dell’attrezzattura da pesca, non conforme alla normativa nazionale in materia di pesca ricreativa, utilizzata per commettere il reato.


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